Il vertice europeo ha raggiunto un accordo sull’embargo al petrolio russo che è parte del sesto pacchetto di sanzioni anti-russe. L’accordo, scrive il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, permette un embargo per “oltre i 2/3 dell’import del petrolio dalla Russia, tagliando così una grande risorsa” con la quale “Mosca finanzia la sua macchina da guerra. Massima pressione perché la Russia ponga fine alla guerra”. Si chiude così la prima giornata del vertice europeo straordinario all’Europa Building di Bruxelles. Sul tavolo ci saranno innanzitutto il capitolo delle sanzioni anti-russe e quello relativo al sostegno all’Ucraina.
Nel corso dei negoziati, oltre alle resistenze dell’Ungheria, la Repubblica Ceca ha chiesto delle garanzie scritte sulla sicurezza energetica del Paese. Garanzie che siano inserite nel testo legislativo della Commissione sul pacchetto di sanzioni. Praga “non vuole bloccare l’intesa che politicamente supporta ma vuole delle garanzie sul fatto che le questioni tecniche” legate all’embargo “siano affrontate”, spiega una fonte diplomatica, riporta Ansa. La Repubblica Ceca è uno di quei Paesi che non ha sbocco sul mare e che riceve petrolio russo via oleodotto. Sanzioni simili “possono danneggiare seriamente l’economia ceca”, ha spiegato la stessa fonte, scrive ancora Ansa.
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