Crimini equiparabili all’alto tradimento verso la Nazione, questa l’accusa del generale Khalifa Haftar, comandante dell’autoproclamato esercito nazionale libico, nei il capo del Consiglio presidenziale del governo internazionalmente riconosciuto di Tripoli.
Durante un discorso televisivo, per l’inizio del Ramadan, Haftar ha dichiarato “Il presidente ha sottovalutato la dignità dei cittadini, trascurato la sovranità dello Stato e distrutto la sua economia”, aggiungendo che Sarraj che “ha sperperato le risorse petrolifere per sostenere le milizie, facendo affluire mercenari nel Paese”.
“Il presidente si vanta dei crimini commessi dalle organizzazioni terroristiche di Sabratha e Sorman”, ha detto ancora l’uomo forte della Cirenaica a proposito della recente liberazione dei detenuti nelle carceri dell’ovest interamente riconquistato dalle forze di Sarraj da Tripoli fino al confine con la Tunisia. Haftar infine, ha invitato tutti i libici a delegare un’istituzione per gestire il Paese. Il discorso di Haftar è arrivato ieri in contemporanea con l’annuncio da parte del presidente del parlamento dell’Est del lancio di una nuova iniziativa politica per arrivare all’elezione di un nuovo Consiglio presidenziale e alla formazione di un nuovo Governo di unità nazionale.
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