Via libera al sequestro dei fondi

Il tribunale del Riesame di Genova ha accolto il ricorso della Procura sul sequestro dei fondi della Lega in relazione alla presunta truffa ai danni dello Stato, stimata in 49 milioni, per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010 per cui sono stati condannati in primo grado Umberto Bossi, l'ex tesoriere Francesco Belsito e tre ex revisori dei conti.

Palla alla Cassazione

Al momento i fondi sequestrati ammontano a circa 3 milioni e ora nelle casse del partito ci sono poco più di 5 milioni. I difensori della Lega potrebbero ora impugnare la decisione e ricorrere ancora in Cassazione. Era stata proprio la Suprema Corte ad aprile a rinviare al Riesame il caso dopo aver accolto la richiesta della Procura di poter sequestrare fondi del Carroccio, oltre a quelli già trovati.

Difesa

I difensori del Carroccio avevano presentato una consulenza “per dimostrare che i soldi che la Lega ha in cassa ora sono contributi di eletti, donazioni di elettori e del 2 per mille della dichiarazione dei redditi. Sono somme non solo lecite ma che hanno anche un fine costituzionale: consentono al partito di perseguire le finalità democratiche del Paese. Dire che sono profitto del reato è un non senso giuridico“. Il procuratore Francesco Cozzi aveva annunciato che nel caso in cui il Riesame accogliesse la decisione della Cassazione avrebbe chiesto l'immediato sequestro dei fondi.

Salvini

La notizia della decisione del Riesame non ha turbato la mattina di Matteo Salvini. “Sono assolutamente tranquillo – ha detto in conferenza stampa -, passo il mio tempo lavorando per allontanare migliaia di irregolari dall'Italia. Non mi turba minimamente, è una vicenda di 8-9-10 anni fa, i processi alla storia non mi affascinano. Se ci vogliono togliere tutto, lo facciano, abbiamo gli italiani con noi. Facciano quel che credono”.

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