Il futuro dei cantieri Stx si decide oggi a Lione, al termine di una vigilia percorsa da sensazioni positive su un accordo che, dopo aver diviso nei mesi scorsi Italia e Francia sulla vicenda di Saint-Nazaire, sembrerebbe indirizzata verso un accordo che possa accontentare entrambe le parti in causa. Da Parigi come da Roma, sono arrivate solo parole ottimistiche, con la delineazione di un’intesa che, rispetto a due mesi fa, appare decisamente più probabile, con l’italiana Fincantieri verso l’ottenimento del 50% +1 voto della governance e la Francia a riservarsi il diritto a un pacchetto formato da un 33,6% gestito dal governo, un 2% ai dipendenti e un 15% (circa 20 milioni) che andrebbe alla Naval Group (controllata per un terzo dalla multinazionale Thales), la quale otterrebbe un posto in Cda e il diritto di veto. Di fatto un 50 e 50.
Le premesse per un accordo, come affermato anche dal premier Gentiloni al quotidiano “Le Figaro”, nella giornata di ieri, ci sarebbero quindi tutte. Del resto, anche dall’Eliseo era filtrato ottimismo e, quasi a conferma di un’intesa imminente, anche il titolo in borsa di Fincantieri ha fatto registrare un avanzamento del 3% a 1,134 a Piazza Affari. Ma, al di là della gestione dei cantieri Stx dei Paesi della Loira, l’accordo Italia-Francia andrà a toccare il piano della difesa navale, con lo stesso Gentiloni a indicare il percorso comune fra i due Paesi volto alla costruzione di un importante “polo civile e militare”. Con la stabilizzazione della bagarre su Saint-Nazaire, dunque, dovrebbe in qualche modo rimettersi in piano anche la tensioneintercorsa fra Roma e Parigi nei mesi scorsi, all’indomani della retromarcia dell’Eliseo sull’affidamento alla compagnia italiana dei cantieri e la decisione della loro nazionalizzazione, scelta che aveva di fatto bloccato un importante investimento in terra francese.
Il percorso verso il 51% di Stx per Fincantieri risulta, evidentemente, il punto focale per la parte italiana in causa ma, allo stesso modo, la ripartizione del pacchetto francese sembrerebbe il compromesso annunciato che farebbe da punto d’incontro fra le parti. La presenza di Thales al tavolo degli interessati, in quanto azionista di Naval group, aprirebbe alla possibilità per l’italiana Leonardo di avere voce in capitolo. Nella giornata di ieri, il ministro Roberta Pinotti aveva annunciato che l’intesa su Stx avrebbe garantito un partnership anche sul piano della Difesa, definendo la sicurezza comune “il primo passo verso un’Europa più coesa”.
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