Categories: Italia

Studenti in piazza contro il governo

Migliaia di studenti stanno sfilando nelle città italiane per protestare contro il governo. A Roma è andato in scena un flash mob a Piramide con i giovani che indossavano maschere del pittore spagnolo Dalì come i protagonisti della nota fiction “La Casa di carta“. 

Roma

I giovani hanno poi iniziato a marciare verso viale Trastevere, dove si trova il ministero dell'Istruzione. In testa al corteo uno striscione con scritto: “Governo del cambiamento? Repressione e sfruttamento. Riprendiamoci il futuro! Studenti romani in lotta!”. Seguono tanti altri, da “Serve un scossa, agitiamoci” a “Scuole che crollano. Studenti che non mollano”. Molti studenti indossano una bandana rossa con la scritta “Agitiamoci“. Tra i motivi principali che hanno spinto i ragazzi di tutta Italia a scendere in piazza questa mattina c'è la manovra finanziaria che secondo loro non prevede maggiori risorse per il diritto allo studio, né per la qualità della formazione o per la ricerca. In via Marsala, invece, è stato simbolicamente abbattuto un muro di cartone con affisse le foto di tutti i ministri. “Si tratta – ha spiegato un partecipante – di un gesto simbolico. Abbiamo distrutto il muro della paura, della vergogna e del razzismo che è stato costruito da questo governo”

Torino

A Torino, invece, sono stati dati alle fiamme, due fantocci con i volti di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I manifestanti hanno poi intonato cori offensivi contro l'esecutivo e imbrattato di vernice rossa le foto dei vicepremier, attaccate ai lampioni di piazza Castello

Napoli

A Napoli stanno andando in scena due le manifestazioni contro le riforme per la scuola e soprattutto l'alternanza scuola/lavoro. A piazza Garibaldi si sono concentrati esponenti dell'Unione degli studenti, circa 500, che stanno sfilando in corteo lungo corso Umberto per arrivare a piazza Municipio. In piazza del Gesù, invece, raduno dei collettivi studenteschi radunati sotto la sigla Csac, cui si sono unite sigle di disoccupati organizzati e anche rappresentanze di migranti per una contromanifestazione.

Catanzaro

A Catanzaro gli studenti protestano per i continui tagli ai fondi per il diritto allo studio, per i costi troppo elevati dei piani di studio, per i disagi derivati dall'alternanza scuola-lavoro, per una didattica ritenuta troppo formale e fredda, per la mancata sicurezza nelle scuole a causa di edifici troppo vecchi e fatiscenti. 

Palermo

A Palermo gli studenti medi sono scesi in piazza partecipando in massa al corteo indetto dal coordinamento delle scuole. Centinaia di giovani e giovanissimi, nonostante la pioggia battente, hanno invaso le strade del centro città uniti dietro uno striscione su cui è possibile leggere “Il vero cambiamento è diritto allo studio per tutti”. E gli slogan: “Occupiamo la città“, “La lotta non ci fa paura“. “Governo del cambiamento? Non sembra affatto”, ha detto Ludovica, studentessa del liceo classico Umberto, all'Agi “la realtà parla chiaro e vede, oggi come ieri, scuole che ci crollano addosso, prezzi di libri e trasporti sempre più insostenibili da noi e dalle nostre famiglie, un'alternanza scuola-lavoro che continua a sottrarci ore curriculari per regalare forza lavoro gratuita alle aziende e, per completare, una presenza assurda e ingombrante di polizia nei nostri istituiti”.

La protesta

Gli studenti “si sono portatori di un messaggio di riscatto nei confronti di una politica che da sempre fa i suoi interessi sulla loro pelle” ha spiegato Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi. “Ci volevano soldati e passivi, ci hanno trovati nelle piazze. Non possiamo più accettare che questo governo si riempia la bocca di parole come 'cambiamento', per poi offrire solo regresso. Telecamere nelle scuole e leva militare sono provvedimenti dannosi e inutili, soprattutto se non ci si interroga su come risollevare un sistema scolastico che negli ultimi dieci anni ha subito tagli per più di 8 miliardi e che non riesce più ad essere strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni: lo provano i 150mila studenti che ogni anno abbandonano gli studi”.

Motivazioni

Secondo Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari: “Il governo sta dimostrando ogni giorno la sua incapacità di mettere in campo azioni concrete per risollevare la condizione dell'istruzione pubblica italiana: sull'università non c'è alcuna proposta reale per incrementare il finanziamento ordinario del sistema universitario o per superare il numero chiuso, ma solamente annunci e slogan. Tutto questo, insieme alla nomina di Valditara, mente dei tagli Gelmini, a capo dipartimento, evidenzia una preoccupante mancanza di prospettiva sul tema. Oggi siamo in piazza per rivendicare e lottare per un'altra idea di Paese, che rimetta al centro la scuola e l'Università e che investa sulle giovani generazioni”. 

redazione

Recent Posts

Chi sono i 29 “alfieri della Repubblica”

Ventinove giovani alfieri della Repubblica: un riconoscimento alla solidarietà, ai comportamenti virtuosi e all'attenzione per…

27 Aprile 2024

Occupazione in crescita rispetto al pre-Covid

Nel 2023 la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità,…

27 Aprile 2024

Fine settimana di bel tempo, piogge sul Nord Ovest

La temperatura risale durante questo fine settimana, dopo le massime di circa 12 gradi toccate…

27 Aprile 2024

Iran, rilasciato l’equipaggio della nave sequestrata

I 25 membri dell'equipaggio della portacontainer "Ariel" di Msc, sequestrata dai pasdaran 14 giorni fa…

27 Aprile 2024

Israele, sirene di allarme al confine con il Libano

Le sirene suonano al nord di Israele, al confine con il Libano. L'aviazione israeliana ha…

27 Aprile 2024

Scossa di terremoto nei Campi Flegrei

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro nella zona dei Campi Flegrei ha…

27 Aprile 2024