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Sbarcati 700 migranti al Porto di Napoli. Ma la Campania è satura

E’ arrivata al porto di Napoli un’altra nave con 700 migranti, tra cui una settantina di minorenni. La comunicazione a Palazzo San Giacomo era giunta ieri in serata, e il comune aveva già mobilitato gli uffici competenti: servizi sociali, protezione civile, polizia municipale, Anm per i trasporti e Asia per l’accoglienza dei rifugiati. L’Amministrazione comunale partenopea, inoltre, sta dando il suo supporto alla Prefettura del capoluogo per la ricerca di strutture in cui saranno ospitati i minori.
I primi a scendere, quelli che hanno maggiore necessità di assistenza medica,  sono stati immediatamente portati al tendone che ospita la struttura sanitaria. Poi è cominciato lo sbarco di tutti gli altri, tra cui molte donne con bambini piccoli in braccio. Al molo, sette autobus hanno caricato i migranti per trasferirli a Chieti, Ascoli, Milano, Pesaro e Varese.

Presente sul posto, tra gli altri, anche l’assessore al welfare Roberta Gaeta, che in una nota aveva già ieri manifestato la propria apprensione: “Siamo chiaramente preoccupati perché, vista anche la condizione di crescente instabilità e conflittualità di tutta l’area del Mediterraneo, è indispensabile lo sforzo collettivo e la disponibilità di tutte le amministrazioni regionali in questo percorso di accoglienza”.
In questo momento, secondo l’assessore, ciò di cui necessita il Sud Italia è proprio un maggiore sforzo da parte del Governo: “ad esempio – continua l’assessore – continuando a definire con chiarezza ruoli e responsabilità, e non lasciando soli in particolare i comuni che fungono da luoghi di sbarco e prima accoglienza”.

“L’emergenza”, ancora una volta, sono i minori non accompagnati: i posti, nei centri d’accoglienza, vanno progressivamente ad esaurirsi e lo sbarco di oggi si somma a quelli già avvenuti tra Napoli e Salerno nelle scorse settimane. In Campania non c’è più spazio, secondo la Gaeta, che ribadisce la necessità di “evitare che in Campania si giunga alla saturazione da cui già è stata ‘affetta’ la Regione Sicilia. Il Prefetto Morcone sta portando avanti un grosso lavoro che però deve prevedere un’accelerazione sul fronte della revisione dei processi di accoglienza su piano nazionale, coinvolgendo tutte le istituzioni”.



Daniela Severini

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