Gallitelli candidato premier del Centrodestra? Una proposta, quella avanzata da Silvio Berlusconi, che ha lasciato non poco interdetto il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Questa non l'avevo mai sentita a una riunione – ha detto in un'intervista a '24Mattino' -. Quando ci siamo visti a Catania (alla cena post campagna-elettorale, ndr) gli ho detto: scusa Silvio, ma non continuare a dire questa cosa dei ministri. Perché non ne abbiamo mai parlato; e perché è l'ultima delle cose che gli italiani sono interessati ad ascoltare”. La figura del generale Leonardo Gallitelli, dunque, non solo sarebbe esclusiva del Cavaliere ma i due leader non avrebbero nemmeno discusso dell'eventuale squadra di ministri che andrebbero a collocare nell'ipotetico Governo del Centrodestra: “Non abbiamo ancora sottoscritto il programma comune! L'età pensionabile, l'aliquota fiscale, la legittima difesa, la riforma della scuola. Secondo lei abbiamo sottoscritto il numero dei ministri?”.
Decisamente fermo, Matteo Salvini, anche nel negare come la Lega abbia esercitato forme di sudditanza nei confronti di Forza Italia: “Mai presa una lira da Berlusconi, non vado a chiedere elemosine”, ha spiegato. Per quanto riguarda l'eventualità di un prestito, il segretario del Carroccio taglia corto: “No, da nessuno, da Renzi o da Berlusconi. I prestiti li chiedo alle banche se me li danno. Per principio”. Eppure, per paradosso, il nome del generale Gallitelli non avrebbe incontrato il disappunto del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, altro uomo forte della Lega e apparso in contraddizione con quanto affermato da Salvini, proprio in relazione alla figura del possibile candidato indicata da Berlusconi: “E' una persona che stimo e che conosco dal 2009 quando è diventato comandante generale dei carabinieri e io ero ministro”. Poi, in diretta da Malpensa, un attestato di stima per Berlusconi il quale, secondo lui, “ha questa capacità straordinaria di tirar fuori dal cilindro ogni tanto queste cose qui, il che vuol dire che è tornato protagonista e ha iniziato la campagna elettorale. Quando nel 2006 si impegnò l'ultimo mese, Berlusconi quasi quasi portò il centrodestra a vincere, adesso si è impegnato tre-quattro mesi prima delle elezioni, un buon segno per il Centrodestra”.
Una divergenza di dichiarazioni, quella del Centrodestra (e interna alla Lega), che non è sfuggita al candidato premier del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio. Il vicepresidente della Camera ha commentato i vari commenti sulla figura di Gallitelli spiegando come le vari componenti del centrodestrismo “abbiano già cominciato a litigare: non hanno avuto tempo di nominare il candidato premier, il generale Gallitelli, che lo hanno ammazzato politicamente”. A proposito di divergenze, sul tema delle candidature Salvini non ammette deviazioni: “Ognuno nelle sue liste mette chi vuole, Forza Italia potrà candidare chi riterrà. Però coloro che verranno eletti con il voto dell’intera coalizione non possono essere persone che fino a ieri hanno sostenuto il governo Renzi”.
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