Centotré profughi provenienti dalla Libia sono sbarcati allo scalo militare di Pratica di Mare (Roma) nell'ambito del corridoio umanitario attivato dal ministero dell'Interno con la collaborazione dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) e con la mediazione dell'Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII” (Apg23), fondata da don Oreste Benzi, che accoglierà 51 di queste persone all'interno delle proprie case. Il volo è partito da Tripoli ed è atterrato alle ore 16.15 a Pratica di Mare. Si tratta del secondo corridoio umanitario attivato da Viminale da quando è guidato da Matteo Salvini. Fondamentale, in questo senso, anche il contributo dell’Ambasciata Italiana in Libia che, da Tripoli, ha lavorato molto per sostenere e permettere la partenza dei migranti per l’Italia, svolgendo, in collaborazione con gli altri enti, un importante lavoro sul territorio libico affinché l'iniziativa potesse essere realizzata. Lo scorso 14 novembre, sempre all'aeroporto della provincia di Roma, erano sbarcati 51 rifugiati partiti dal Niger.
Il gruppo è prevalentemente formato da donne e bambini. Cinque i lattanti, di cui uno nato da pochi giorni. Al loro arrivo i migranti erano stremati, anche per la lunga permanenza nei campi di detenzione nordafricani.
“Con questo corridoio umanitario abbiamo salvato interi nuclei familiari: donne, uomini e bambini provenienti da Sudan, Etiopia, Eritrea e Yemen strappate dalle prigioni libiche – ha commentato il presidente dell'Apg23, Giovanni Paolo Ramonda –. Adesso saranno accolti nelle nostre case dove potranno ricevere il sostegno necessario per superare i traumi subiti ed iniziare una nuova vita”. La Comunità, ha proseguito, lavorerà per l'integrazione di queste famiglie, inserendo i bimbi a scuola e cercando un lavoro per loro. Non è semplice, ma non si può parlare di vera accoglienza senza una reale integrazione”.
Presente in loco don Aldo Buonaiuto, sacerdote dell'Apg23. “E' il secondo corridoio umanitario per il quale la 'Papa Giovanni' ha dato disponibilità di accoglienza al Viminale. Ringrazio il governo, il ministro Salvini e il sottosegretario agli Interni Molteni (anche lui presente ndr), che rappresentano un Paese, l'Italia, civile, storicamente aperto all'accoglienza delle persone più vulnerabili, dei bisognosi e di quanti fuggono dalla guerra e dall'oppressione”. Un ringraziamento particolare anche “all'Unhcr che ha seguito l'iter a partire dalla Libia, dai lager in cui erano costrette a vivere queste persone”. A pochi giorni dal Natale, ha aggiunto, è “bello vedere questi 34 bambini sorridere insieme alle loro mamme, posti finalmente nella condizione di sentirsi accolti e di avere speranza nel futuro”. Quella dei corridoi umanitari, ha concluso don Buonaiuto, “è un'esperienza da promuovere e intensificare, a livello italiano ed europeo”, perché “questo è l'unico metodo per sradicare il traffico di esseri umani, le speculazioni delle mafie internazionali sulla pelle dei disperati e scongiurare le traversate del Mediterraneo che provocano tanti morti“.
I rifugiati saranno ospitati in Romagna (12 a Rimini, 5 in provincia di Ravenna) ed in Toscana (34 in provincia di Massa-Carrara) presso alcune delle 201 case famiglia dell'associazione, che già accolgono 1.283 persone di tutte le età e provenienze. I restanti, sono stati accolti dai centri di San Filippo Neri di Auxilium.
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