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Renzi annuncia il taglio delle tasse, ma viene contestato a Bergamo

Fuori grida, slogan, lancio di farina e ortaggi e qualche petardo. Dentro la promessa agli imprenditori di tagliare l’Irap e ridurre le tasse. Matteo Renzi è intervenuto all’assemblea di Confindustria a Bergamo ed è stato accolto dalle proteste di circa 300 lavoratori aderenti alla Fiom-Cgil che, sotto la pioggia battente, hanno urlato contro l’abolizione dell’articolo 18 e la mancata creazione dei posti di lavoro. Davanti alla platea il premier ha assicurato un taglio delle tasse di 18 miliardi. E ha ribadito: “Bisogna avere il coraggio di cambiare”.

Nella legge di stabilità ci saranno “incentivi che permetteranno per un triennio di non pagare contributi a chi fa assunzioni a tempo indeterminato – e prosegue – Vorrei eliminare il patto di stabilità per i Comuni e le Regioni”. Ma intanto nella legge di stabilità che sarà in Cdm mercoledì verrà “liberato spazio per un miliardo di euro il che significherà un miglioramento dei margini del 77%” a favore degli enti locali. Il premier ha anche annunciato che “nella legge di stabilità facciamo una spending review da 16 miliardi di euro: non l’aveva mai fatta nessuno”.

Nell’attesa di Renzi, i manifestanti hanno inscenato la contestazione all’indirizzo di praticamente tutte le auto degli ospiti in arrivo all’assemblea. Usando fischietti ma anche gettando uova e ortaggi, evidentemente però andati esauriti prima che l’auto del premier arrivasse ai cancelli. La manifestazione di alcune centinaia di lavoratori, soprattutto della Fiom, si è sciolta mentre Renzi teneva il suo discorso all’interno dello stabilimento Persico, tanto che al momento dell’uscita del corteo di auto con il capo del Governo non ci sono state ulteriori contestazioni.

“Sarà una manovra da 30 miliardi, senza un centesimo di aumento delle tasse – ha detto Renzi – Dal 2015 verrà abolita la componente lavoro dalla tassa dell’Irap. Questo vale 6,5 miliardi di euro”. ”Io vi chiedo di lasciare da parte le divisioni culturali ed ideologiche”, e ”di dare una mano non a noi ma agli italiani”: è stato l’appello del presidente del Consiglio agli imprenditori di Bergamo, assicurando che ”alla fine della legislatura ci arriveremo col Paese trasformato”. “Dobbiamo consentire a chi vuole attraverso un’operazione con le banche di sostegno alle pmi, che presenteremo nelle prossime ore, la possibilità di lasciare il tfr su base mensile”. Di fronte alla “contrazione dei consumi”, si tratta di un “passaggio importante e serio”.

Sara Sbaffi

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