Rai, Renzi vuole salire sul cavallo di Viale Mazzini

“Qualcuno dice che di riforme ne stiamo facendo anche troppe, ma il meglio deve ancora venire”, ha dichiarato il premier Matteo Renzi facendo un bilancio del suo primo anno di governo ed ha aggiunto “Non mi fermeranno. Abbiamo ancora 3 anni davanti”. E di riforme il governo Renzi in questi giorni ne ha proposte varie, a partire da quella della scuola, passando per jobs act, passando per la delaga fiscale, liberalizzazioni e Italicum, per finire con la riforma della Rai. Infatti entro marzo il premier ha promesso che metterà mano alla tv pubblica con un disegno di legge, ma se si dovessero stringere i tempi si potrà ricorrere anche ad un decreto.

Non è stata fissata una data precisa, ma il Consiglio dei ministri già starebbe lavorando alla revisione delle norme sulla governance, con la creazione i un vero e proprio amministratore delegato, un consiglio di amministrazione ridotto (forse a cinque membri), nominato in base a criteri che prevedano meccanismi che garantiscano l’indipendenza dai partiti, la riforma del canone per ridurre l’evasione e l’anticipo del rinnovo della convenzione, la cui scadenza è prevista per il 2016. Infatti l’attuale vertice scade a fine aprile con l’approvazione del bilancio, ma l’attuale presidente, Anna Maria Tarantola, è entrata in carica a luglio. Quello che il premier si prefigge è di arrivare al rinnovo per l’estate o al massimo entro l’autunno, avendo in mano una legge che riveda l’assetto generale della Rai e renda l’azienda competitiva.

“Non si può procedere ad una riforma della governance della Rai per decreto esautorando il Parlamento in una materia che gli è propria. Né eliminare ogni tipo di discussione in questa sede per gestire velocemente le nuove nomine del cda che dovranno essere fatte a breve. Il Presidente della Repubblica non potrà far finta di niente. Mattarella dovrà difendere l’autonomia del Parlamento e far rispettare le sue prerogative”. Sono le parole del presiedente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, il quale ha deciso di rispondere attraverso il blog di Beppe Grillo.

In un post intitolato “Le mani del Pd sulla Rai”, Fico invita il neo eletto presidente della repubblica Sergio Mattarella a “far rispettare le sue prerogative”, inoltre accusa Renzi di fare “solo confusione per intorbidire le acque”. Anche Salvini, segretario della Lega, accusa il premier di voler riformare attraverso un decreto la governance Rai per poter così dire “via i partiti dalla Rai perché ci deve essere solo lui, vuole togliere tutti quanti e restare solo lui, ormai c’è il partito unico di Renzi”. “Il decreto – ha aggiunto Salvini durante un’intervista a Radio Padania – deve essere fatto su una materia urgentissima, il Cda della Rai è una cosa urgentissima? Probabilmente per Renzi, per blindare l’informazione più di quanto si sia fatto e che rasenta quella dell’Istituto Luce”.