Dopo la tragica giornata di sabato, quando un violento nubifragio si è abbattuto sulla città di Firenze, la situazione sembra tornare lentamente alla normalità, anche se al momento non è ancora stata fatta la conta dei danni. La parte più colpita è quella sud della città, dove in poco più di trenta minuti sono caduti 35 millimetri di acqua. Pioggia, una forte grandinata e violente raffiche di vento hanno investito il capoluogo toscano, dove molti alberi sono caduti e il livello dell’acqua nelle strade è salito fino a un metro e mezzo, causando l’allagamento di cantine, seminterrati e sottopassi.
Nella città di Firenze colpita da un violento nubifragio, nella giornata di sabato sono caduti in 2 ore 58 millimetri di pioggia: la stessa quantità che mediamente dovrebbe cadere in un intero mese piovoso. Il temporale scoppiato a metà pomeriggio sul Tirreno, ha risalito l’Isola D’Elba verso nord-est fino al pisano e Firenze con migliaia di fulmini e violente raffiche di vento.
Ora, mentre il comune si appresta a fare il bilancio dei danni il Sindaco Dario Nardella ha annunciato che chiederà al consiglio dei ministri lo Stato di emergenza. “Ho già parlato con il segretario Luca Lotti – ha detto Nardella – si è dichiarato disponibile”. Nella giornata di ieri il traffico ferroviario è ripreso regolarmente ed è proceduto senza ritardi o cancellazioni. Nella giornata di oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dovrebbe firmare la dichiarazione dello Stato di emergenza.
“Questi cambiamenti diventano sempre più frequenti ma quello che colpisce è l’intensità. Negli ultimi 15 anni eventi come questi si sono triplicati e la loro forza è aumentata dal 30 al 40%. Il 5 marzo ad esempio sono state registrate raffiche con 160 chilometri orari. – ha spiegato il direttore del centro meteo Lamma del Cnr e della Regione Toscana, Bernardo Gozzini – Oramai il cambiamento climatico è in atto”.
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