Napolitano: più risorse alla ricerca, andarsene non deve essere un obbligo

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“Purtroppo come tanti altri ricercatori meritevoli e di talento anche lei non ha trovato in Italia le condizioni necessarie per continuare le sue ricerche e si è trasferito all’estero dove ha trovato adeguate e soddisfacenti opportunità di lavoro”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera di risposta a un giovane ricercatore italiano Cosimo Lacava che è stato costretto a spostarsi in Gran Bretagna.

Emigrare “non deve essere una scelta obbligata” per chi ha compiuto studi universitari ma le risorse per la ricerca andrebbero aumentate e sarebbe necessario “programmare un piano di assunzioni che renda l’organico degli Atenei e quindi l’Università italiana in linea con i più avanzati standard europei”. Il Capo dello stato torna così sul tema: “Gentile Dottor Lacava, ho ricevuto la sua lettera -già resa nota da Repubblica – e volentieri le rispondo per esprimerle innanzitutto il mio apprezzamento per l’impegno con cui sin dagli anni dell’università ha scelto e seguito con tenacia e sacrifici un difficile percorso per realizzare i suoi obbiettivi di studio e professionali. Lei giustamente sostiene che questa non deve essere una scelta obbligata e che l’investimento fatto per la sua formazione dovrebbe poter essere utilizzato per il bene e lo sviluppo del nostro Paese”.

“Per quanto riguarda la questione di merito da lei segnalata relativamente ad una norma contenuta nella Legge di Stabilità – scrive Giorgio Napolitano – si tratta di una problema ancora all’esame del Parlamento sul quale è opportuno riflettere con attenzione tenendo conto dei diversi pareri esistenti in proposito”.