Milano-Roma-Napoli, appello al governo: il blocco degli sfratti va mantenuto

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Il governo è caldeggiato a concedere una proroga al blocco degli sfratti. La richiesta giunge dalle città con maggiore densità popolare a voce degli assessori responsabili delle politiche abitative, Francesca Danese per la capitale, Daniela Benelli per Milano e Alessandro Fucito per Napoli. L’appello nasce in opposizione alla mancata proroga del decreto “Milleproroghe” (n. 192/2014), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre. Il blocco degli sfratti per fine locazione era previsto per gli inquilini che, in scadenza del contratto di affitto avessero alcuni requisiti ( reddito sotto i 27mila euro, nuclei familiari con disagi, anziani a carico, portatori di handicap, malati terminali).

Il  ministero delle Infrastrutture giustifica il mancato rinvio con lo stanziamento di fondi per 446 milioni di euro, 200 milioni per gli affitti e 226 per la morosità incolpevole, oltre ai 400 milioni previsti per ristrutturazioni,  soldi finalizzati a risolvere la questione dell’emergenza abitativa. Ma non convince gli assessori e nemmeno le famiglie, la conduzione attuativa del decreto che prometteva di adottare misure adeguate a sostegno dei comuni. Infatti a novembre scorso si assisteva a forti manifestazioni di protesta. Se le percentuali sono maggiori nelle tre aree metropolitane più popolose, Milano presenta una situazione di emergenza nella periferia, anche il resto del paese ha subito lo sfratto per una media di una famiglia su quattro.

Si contano 140 sfratti giornalieri e una media di 50 famiglie rischia di subire azioni di sgombero coatto. Cosi gli assessori si fanno portavoce di una situazione drammatica per la quale fanno un vero appello al governo:” Ecco perché torniamo a chiedere con forza la proroga del blocco degli sfratti e politiche abitative strutturali che ci consentano di uscire dalla logica dell’emergenza. Su questo sollecitiamo una urgente riunione della consulta casa dell’Anci perché sia ben chiaro il grido di dolore proveniente dalle città metropolitane dove forte è il disagio”.