Il tribunale di Nuova Delhi ha fissato per il 20 febbraio 2015 la prossima udienza sul caso di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due militari italiani trattenuti in India da oltre due anni con l’accusa di avere ucciso due pescatori del Kerala scambiati per predoni durante un’attività antipirateria. Per quella data potrà essere presente all’udienza anche Latorre che, dopo il malore accusato nella capitale indiana, a metà settembre ha avuto il permesso di trascorrere quattro mesi di convalescenza in Italia, con l’impegno scritto di fare ritorno in India al termine di questo periodo di riposo.
Ieri l’Economic Times ha riferito che il governo di Nuova Delhi, presieduto dal nazionalista Narendra Modi, starebbe valutando una proposta avanzata dall’Italia per una “soluzione consensuale” del caso. La questione è passata nelle mani dell’ex potente capo dei servizi segreti indiani e attuale consigliere per la sicurezza nazionale del governo Modi, Ajit Doval. Un portavoce del governo indiano però ha smentito presunti negoziati, precisando che “se c’è qualcosa che non è stato ancora finalizzato, non penso sia opportuno renderlo di dominio pubblico”.
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