Manovra, bilaterali coi partiti: Conte prova a ricucire

La Manovra resta il tema caldo nelle sedi del governo, con la maggioranza che scricchiola sul pressing delle forze politiche sia interne che esterne. L'altolà dei Cinque stelle, arrivato nella giornata ieri, ha provocato un'eco forte all'interno dell'esecutivo, tanto da chiamare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a cercare di stemperare i toni, richiamando all'ordine le componenti del governo e organizzando qualche bilaterale per ricucire gli strappi che rischiano di far saltare il banco. Le esternazioni di Di Maio (con punti di interesse i pos, le partite Iva e il carcere agli evasori), così come i paletti fissati da Renzi e dalla crescente forza di Italia Viva, convergeranno sul tavolo di un vertice di maggioranza, previsto prima del Consiglio dei ministri serale: in quella sede, si cercherà di mettere a posto i tasselli per poi procedere a fare il punto vero e proprio, anche in vista della probabile missiva con la quale la Commissione europea chiederà chiarimenti aggiuntivi (anche se, pare, non solo all'Italia) sulla bozza di Legge di bilancio presentata la settimana scorsa.

Chiarimento interno

Il primo faccia a faccia Conte lo ha avuto con Di Maio, ministro degli Esteri e capo politico di un Movimento che ha già chiarito come senza di lui sia superflua ogni discussione sul tema della Manovra. Poi, in serie, vertici con Dario Franceschini e Antonio Misiani (Pd), Teresa Bellanova e Luigi Marattina (Italia Viva), Roberto Speranza (Leu), di ritorno dal Giappone, dove ha partecipato al G20 dei ministri della Salute. Incontri chiarificatori che avranno lo scopo di mettere nero su bianco i punti critici di una Legge di bilancio che, innanzitutto, deve convincere le forze politiche italiane prima ancora che i commissari europei. Anche per questo piovono gli appelli al buonsenso: “Ogni anno – ha spiegato Dario Franceschini, ministro della Cultura e capo delegazione del Pd al governo – dimentichiamo quello che è successo negli anni precedenti. Quando si discute una manovra c'è sempre una discussione tra le forze politiche. L'importante è che avvenga con buonsenso, equilibrio, senza risse tra le parti di maggioranza”.

La critica di Salvini

Intanto, dalle opposizioni continuano ad arrivare le posizioni critiche del leader della Lega, Matteo Salvini: “Renzi attacca Conte, Conte attacca Di Maio, Zingaretti attacca tutti, la Raggi s'attacca ai bidoni dell'immondizia, non è normale scherzare sulle tasse, la tassa sulle bibite gassate, hanno aumentato la tassa sugli affitti concordati, in manovra economica c'è l'aumento delle accise sui diesel Euro3 e Euro 4. Mi sembra che in un mese stiano litigando più di quanto non abbiamo fatto in un anno“.