Sono sei le raccomandazioni presentate dall’Ue all’Italia nell’ambito del rapporto semestrale di monitoraggio sugli squilibri macroeconomici: oltre ai decreti attuativi sul fisco, Bruxelles chiede misure per rafforzare le banche entro fine 2015, riforme istituzionali, della p.a. e per ridurre la lunghezza dei processi civili, piano per porti e logistica, agenda per la semplificazione e misure per il lavoro.
Sono stati confermati poi i target di bilancio indicati da Roma (0,25% nel 2015 e 0,1% nel 2016) “prendendo in considerazione la deviazione consentita per l’attuazione di riforme”. E’ stata anche raccomandata l’attuazione rapida e completa di privatizzazioni e decreti attuativi per la riforma del fisco entro settembre 2015.
In Italia “misure importanti sono già in corso, ma restano debolezze ancora da affrontare” ha detto vicepresidente Valdis Dombrovskis spiegando come a Roma abbia visto “la forte volontà politica delle autorità di portare avanti un’ambiziosa agenda di riforme”, e le raccomandazioni di oggi “sostengono questa agenda” per la competitività.
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