“Il Parlamento approvi al più presto la legge elettorale”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prova a riaccendere il dibattito sulla riforma dell’Italicum, su cui le forze politiche non riescono a trovare l’accordo decisivo. Incontrando al Quirinale Pietro Grasso e Laura Boldrini e ha sottolineato l’esigenza che le camere provvedano sollecitamente al compimento di due adempimenti istituzionali: la nuova normativa elettorale e l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale. Il capo dello Stato ha chiesto ai presidenti di Camera e Senato di rappresentare ai rispettivi gruppi parlamentari l’urgenza che rivestono entrambe le questioni per il funzionamento del nostro sistema istituzionale.
Ma la partita non è facile. Un’accelerazione potrà avvenire solo a primarie Pd avvenute, quando il neo segretario detterà la linea politica del partito di minoranza relativa. E deciderà come procedere, riformando l’Italicum secondo i rilievi mossi dalla Consulta lo scorso gennaio o proponendo un testo nuovo sul quale cercare l’accordo con le opposizioni. Su questo assunto si muovono le osservazioni di Forza Italia che, con Renato Brunetta, ha invitato Mattarella a rivolgersi “al Partito democratico e al suo segretario in pectore, Matteo Renzi, che da mesi bloccano i lavori della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio in attesa che vengano celebrati prima il congresso e poi le primarie dem”. Fi, ha proseguito l’ex ministro in un post su Facebook, “ha presentato una proposta di legge chiara e riconoscibile (una, e non nove come hanno invece fatto gli amici del Pd), è pronta al dibattito e al confronto, con tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, per fare presto e bene una nuova legge elettorale che tenga conto delle indicazioni implicite date dai cittadini con il voto al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre e che garantisca il giusto equilibrio tra il bisogno di governabilità e quello della rappresentanza”.
Il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, ha però assicurato: “Sin da oggi ci preoccuperemo in conferenza di capigruppo di calendarizzare entrambe le questioni, sulle quali peraltro la presidente Boldrini è sempre stata sensibile e attiva”.
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