Lega a valanga, flop M5s

La Lega si conferma partito leader del centrodestra, cala il Movimento 5 Stelle. Il centrosinistra perde alcune città importanti come Catania e Terni, ma si consola con Brescia e Ancona. Questo, in estrema sintesi, il quadro che esce dai risultati delle elezioni amministrative in oltre 700 comuni italiani, fra cui 20 capoluoghi. 

Risultati

“E' una Lega che cresce dappertutto“, ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia che osserva: “abbiamo saputo trasformare il consenso politico in progetto“. Il centrodestra vince al primo turno a Vicenza e Treviso proprio grazie alla buona affermazione del Carroccio (che nel secondo comune sfiora il 20%). Il centrosinistra perde Catania dove l'uscente, Enzo Bianco, fa gli “auguri di buon lavoro” allo sfidante, l'europarlamentare di Fi Salvo Pogliese. Ma la coalizione conquista al primo turno Brescia con Emiliano Delbono che va oltre il 53%, lasciando la candidata del centrodestra Paola Vilardi al 38%. La tornata elettorale, che vede il calo dell'affluenza (ferma al 61,19% rispetto alle ultime omologhe col 67,24%), segna il ritorno di Claudio Scajola che a Imperia è il più votato e conquista il ballottaggio con l'altro candidato del centrodestra, Luca Lanteri in corsa per il “Modello Toti”. Vittorio Sgarbi si afferma a Sutri diventando sindaco per la seconda volta (dopo Salemi): “Sono felice e soddisfatto”, fa sapere il critico d'arte. Ad Anagni, Casapound conquista il ballottaggio e se la vedrà con il centrodestra. E sfida a due sarà anche ad Imola dove, per la prima volta da quando è stato introdotto questo sistema elettorale, si andrà al secondo turno il 24 giugno prossimo. Carmen Cappello, sostenuta dal Pd e dagli alleati, si ferma, infatti, al 42% e se la vedrà con Manuela Sangiorgi del Movimento 5 Stelle, che ottiene il 29,2%. M5s che conquista Pantelleria e andrà al ballottaggio, ma con il centrodestra, a Terni dove viene escluso il Pd che aveva guidato la città negli ultimi anni. Ko, invece, per i pentastellati nei due municipi romani chiamati al voto. Entrambi erano tornati al voto ieri dopo la caduta delle precedenti amministrazioni a maggioranza 5 Stelle. In testa nelle preferenze dei cittadini i due candidati civici del centrosinistra, che alle ultime primarie di coalizione avevano sconfitto il Pd.

Affluenza

I dati sull'affluenza parlano di una partecipazione mediamente in calo, anche se con margini diversi nei venti capoluoghi di provincia chiamati al voto: numeri giù soprattutto al Nord, con Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza e Imperia che hanno tutte fatto segnare il segno meno rispetto alle precedenti consultazioni. Non va meglio nelle regioni centrali, con la sola Pisa a far registrare un incremento dei votanti (58,57% a fronte del 55,77% delle scorse elezioni). Altrettanto bassi i risultati al Sud, con Avellino, Barletta e Brindisi in forte ed evidente calo nell'affluenza. Dal conteggio, al momento, è esclusa la Sicilia. Emblematici i numeri nei due Municipi romani chiamati al voto: appena il 27,08% degli aventi diritto (78.511 persone su 289.912). I romani hanno votato meno al Municipio III (26,49%) che all'VIII (27,94%) ma, come in parte accaduto anche alle municipali di Ostia, a vincere è stato il partito del non voto.