“INSINUAZIONI VOLGARI”. DE GIROLAMO PORTA IN TRIBUNALE LA MUSSOLINI

Finisce in tribunale la polemica tra Alessandra Mussolini e Nunzia De Girolamo. L’esponente di Ncd ha infatti querelato la nipote del duce che giorni fa aveva fatto allusioni offensive sull’escalation politica dell’ex collega. “A me interessa cosa fa un parlamentare per gli interessi dei cittadini. Sarebbe troppo facile rispondere alla Mussolini – ha detto la De Girolamo al Corriere del Mezzogiorno -. Non l’ho fatto e non lo farò perché penso ai suoi figli e alla sua famiglia. Lei invece non ha pensato né alla mia famiglia, né a mia figlia quando ha fatto quella volgare, folle insinuazione. Per questo ne risponderà davanti a un giudice dal momento che l’ho querelata, perché la lotta politica avviene in parlamento, le offese personali si sottopongono al tribunale. Questa è la democrazia. Non ho nessuna voglia di mettermi al suo livello”.

Sulla sua storia personale la deputata alfaniana ha raccontato: “Politicamente non nasco parlamentare, ma attaccando i manifesti di Forza Italia. Ho fatto vita di sezione, di segreteria di quartiere, cittadina, regionale, ho fatto i cortei, i forum con la gente. Il peluche è una leggenda metropolitana. Io e altre parlamentari abbiamo svolto e svolgiamo la nostra attività alla luce del sole”.

Quanto alle elezioni la De Girolamo ha spiegato: “La partita delle Regionali è molto complessa e non riguarda solo la Campania. Per me il candidato giusto è Stefano Caldoro, persona perbene e amministratore che con mille difficoltà ha portato la Campania ad alcuni risultati insperati. C`è molto da fare ancora, ma siamo fuori dal tunnel nel quale ci avevano infilato le maggioranze di sinistra. Pertanto credo che il sostegno a Caldoro sia la logica conseguenza di un percorso positivo fatto insieme con Forza Italia e che sia un punto di partenza per ricostruire il centrodestra”.

Sul rapporto col Pd, la capogruppo Ncd alla Camera ha osservato: “L?alleanza col Pd ha funzionato per tenere in piedi l`Italia, ma adesso mi sembra che il nostro ruolo sia fondamentale per governare, ma troppo poco determinante per far valere le nostre idee. E vogliamo parlare del Mezzogiorno? Credo che il governo, come diceva Rino Formica, si stia sfarinando e non si può vivere nella contemplazione del suo leader. No, dobbiamo sederci e fare bene i conti. Altrimenti, ognuno per la sua strada. Ricordo sempre che un governo nasce sui programmi, vive sulle azioni e muore quando non conclude nulla. Mi sembra che ci stiamo avvicinando alla terza fase”.