Cresce l’inflazione a maggio (+0,3%) e rallenta meno di quanto previsto inizialmente su base annua (-0,3%). Lo rileva l’Istat che conferma la stima preliminare. Il ridimensionamento della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente da attribuire all’inversione di tendenza dei prezzi dei Tabacchi (+2,0%, da -0,3% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+0,4%, da -0,5% del mese precedente).
La persistenza delle dinamiche deflazionistiche è in gran parte riconducibile ai forti cali dei prezzi dei Beni energetici (-8,4% rispetto a maggio 2015), al netto dei quali l’inflazione è pari a +0,5% (era +0,4% ad aprile). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l’inflazione si mantiene positiva, accelerando lievemente (+0,6%, da +0,5% di aprile).
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