Indicato il nome di Conte

Abbiamo indicato al presidente Mattarella il nome della persona migliore per realizzare il contratto di governo”. Si tratta di Giuseppe Conte, ha confermato Di Maio dopo il colloquio al Colle. 

Di Maio

“Sarà un presidente del Consiglio politico – ha chiarito ai giornalisi – indicato da due forze politiche di un governo politico con figure politiche al proprio interno e soprattutto con il sostegno di due forze politiche votate, non cambi di casacca o persone che vengono dal gruppo Misto, non era questo lo spirito che volevamo dare al governo e ci siamo riusciti”. Di Maio si è detto “molto orgoglioso di questo nome perché è la sintesi tra Movimento 5 stelle e Lega. E' uno che non vesserà il popolo degli italiani”. E a chi gli fa osservare che si tratta di un nome 'esterno' ai partiti e non eletto, ha replicato: “Conte era nella mia squadra e lo hanno votato 11 milioni di persone“.

Nelle dichiarazioni di rito successive all'incontro con Mattarella, Di Maio ha parlato di “un giorno storico, l'obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita degli italiani”. Rimarca la centralità del programma (“il vero leader” sostiene) e sottolinea di aver imposto un nuovo metodo: “Prima vengono i temi e poi i nomi”. E mentre lo spread tocca i 189 punti base risponde alle incertezze dell'Ue sul nascente esecutivo giallo-verde: “Fateci partire, poi eventualmente ci criticherete”. Ora la palla passa a Mattarella che nei prossimi giorni sciglierà le riserve sulla proposta. “Se avremo il suo ok partiremo con un governo politico. Speriamo che possa iniziare un nuovo percorso per la Repubblica italiana. Nasce finalmente la Terza Repubblica“. 

Salvini

Dopo il M5s è stata la delegazione della Lega a incontrare il Presidente. “Abbiamo fatto il nome del premier e abbiamo ben chiari il progetto di Paese e la squadra di governo” ha spiegato Salvini. “Vogliamo far crescere l'economia“. Quanto alle preoccupazioni degli alleati europei, secondo il leader del Carroccio “non c'è nulla da temere”. Anche perché il debito pubblico, ha ricordato, “negli ultimi 5 anni è cresciuto di 300 miliardi“. Ciò significa, ha spiegato, che le politiche economiche messe in campo sinora sono state “fallimentari”. L'esecutivo a guida Lega-M5s, ha sottolineato, sarà “di speranza, di crescita e futuro”. Si cercherà di rispettare “vincoli e parametri”, mettendo però al centro “l'interesse nazionale e quello degli italiani, come detto in campagna elettorale”.