Il governo s'impegna sul debito, spread in calo

I mercati continuano a guardare con preoccupazione la situazione italiana e in particolare lo scontro con l'Unione europea ma apprezzano il segnale che il governo ha deciso di mandare a Bruxelles per la commissione Ue, che è quello di una “accelerazione della discesa del debito pubblico“.

Differenziale in calo

Ne ha risentito in positivo lo spread, che si stabilizza a 289 punti dopo aver aperto a 284, in netto calo rispetto ai 304 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale è al 3,34%, dopo aver chiuso ieri al top da marzo 2014 al 3,47%

La riunione

Nella riunione dell'esecutivo andata in scena la scorsa notte il rapporto deficit-Pil è stato mantenuto al 2,4%. Su questo il governo “non arretra di un centimetro” anche se “punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi” ha detto il vicepremier Luigi Di Maio. Ulteriori dettagli saranno definiti stamattina nel corso di un vertice sulla Nota di aggiornamento del Def, documento che contiene le nuove stime di crescita e gli obiettivi di bilancio, che proprio domani dovrebbe essere trasmesso alle Camere.

Riforme

Il mantra dal lato della maggioranza è costante e conferma le anticipazioni sulla manovra “che ci avevano indotto a definirla seria, razionale e coraggiosa. Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già nel 2019″, ha detto il premier Giuseppe Conte, che ha ribadito l'impegno dell'esecutivo per “accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell'arco del triennio”.

Eurogruppo

Ieri il ministro Giovanni Tria ha partecipato alla riunione dell'Eurogruppo a Lussemburgo ma poi ha disertato i lavori dell'Ecofin, anticipando il rientro a Roma. Durante l'incontro a Chigi è probabile che il titolare del Mef abbia riferito a Conte e ai colleghi di governo l'esito dei colloqui con i commissari europei che hanno fatto capire chiaramente che i conti italiani rischiano la bocciatura.