Il governo pone la fiducia

Passerà dal voto di fiducia il testo della Manovra, con voto previsto alla Camera per domani a partire dalle 18.50. L'annuncio è arrivato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, al termine di una giornata di particolare tensione all'interno dell'esecutivo, diviso sul tema dell'ecotassa. Sul tema si è espresso anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, intervenuto al Forum Ansa spiegando che l'obiettivo è “tutelare l'ambiente ma senza imporre nuove tasse”, ribadendo che “con me, con il sostegno della Lega, non passerà mai”. In serata, però, è arrivata la dichiarazione di Luigi Di Maio a stemperare un po' gli animi: il ministro dello Sviluppo economico ha infatti spiegato che l'ecotassa “in questo momento è dentro la legge di bilancio, è un bonus per le macchine elettriche, a metano e ibride. Incontrerò le associazioni dei costruttori e i sindacati per migliorare la norma, sulla quale non c'è alcuno scontro”.

Reddito a marzo

E lo stesso vicepremier pentastellato illustra i contenuti del testo e i provvedimenti che vi entreranno in seguito, dopo il voto di fiducia della Camera, spiegando che “il taglio delle pensioni d'oro entrerà nella legge di bilancio al Senato, la settimana prossima. Passiamo dal 25% al 40% di tagli sulle pensioni d'oro”. Una decisione, questa, arrivata al termine di un vertice a Palazzo Chigi con il collega Salvini e il premier Giuseppe Conte ma senza il ministro Tria: “Non c'era perché abbiamo parlato solo di emendamenti”, ha detto Di Maio. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, il ministro ha ribadito che partirà a marzo su cifra di 780 euro e per gli stessi destinatari previsti in origine: “Spero di trovare lavoro a quelle persone prima dei tre anni. Il reddito di cittadinanza non è progettato per stare in piedi per anni. E' un percorso di formazione che in altri Paesi dura qualche mese”.