E' stato estradato dal Brasile e rientra oggi in Italia Vincenzo Macrì, il 53enne ritenuto esponente apicale della 'ndrina Commisso di Siderno, comune in provincia di Reggio Calabria. La famiglia Commisso, chiamata anche Macrì, è una potente cosca calabrese con ramificazioni in Canada, Argentina ed Australia; sono attivi nel narcotraffico, in infiltrazioni negli appalti pubblici e nel settore sanitario. Macrì, dopo l'arrivo a Fiumicino scortato dagli agenti dello Scip della Criminalpol, verrà portato in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria calabrese.
Vincenzo era stato arrestato lo scorso giugno all'aeroporto di San Paolo, in Brasile, mentre tentava di raggiungere Caracas, in Venezuela, dove viveva da qualche tempo utilizzando false identità. Figlio di Antonio Macrì, detto il “boss dei due mondi”, l'arrestato gestiva il narcotraffico fra Sudamerica ed Europa. Dal settembre 2015 si era sottratto all'esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dall'Autorità giudiziaria reggina per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, emesso nell'ambito dell'indagine “Acero Connection”, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
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