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Grillo prova a spaccare il Pd. Anche Bersani in lista per le Quirinarie

Il Movimento 5 Stelle ci prova, con indifferenza, ma ci prova a spaccare il Pd. Basta guardare la lista di nomi presentati per le Qurinarie, le celebri consultazioni online indette dai pentastellati, in programma domani, per scegliere il candidato da mandare al Colle. Ne spariamo due a caso: Romano Prodi e Pierluigi Bersani, quasi un invito rivolto a militanti e simpatizzanti a fare da guastatori. Che accadrebbe se uno di questi due uscisse dall’urna multimediale? Un minimo d’imbarazzo in via del Nazareno lo creerebbe, specie nella minoranza, alla quale la linea decisionista adottata da Matteo Renzi proprio non piace. Su tutti l’esempio dei civatiani che hanno già avanzato la candidatura del fondatore dell’Ulivo per il Colle. Grillo cerca l’ammiccamento, dimostrando di non aver rinunciato all’idea di creare un asse anti Nazareno che conduca a una situazione si stallo nelle votazioni. Una scelta più intelligente rispetto a quella del 2013, quando risultò eletta la giornalista Milena Gabanelli, la quale ovviamente declinò, costringendo il M5S a virare su “Rodotà! Rodotà!”.

Bisognerà ora vedere se la base saprà sfruttare al volo l’assist, facendo convergere su Prodi e Bersani la gran parte dei consensi. In lista nella top ten ci sono anche Raffaele Cantone, Lorenza Carlassare, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Salvatore Settis e Gustavo Zagrebelsky. Un parterre di tutto rispetto non c’è che dire. “Con un metodo unico al mondo – ha scritto su Twitter e Facebook il vicepresidente della Camera Luigi De Maio – trasparente e democratico viene data la possibilità ai cittadini italiani di esprimere le proprie preferenze e quindi le proprie speranze sul futuro Presidente della Repubblica”.

Sul blog di Beppe Grillo si legge invece: “Riteniamo di dover onorare l’impegno preso con i parlamentari del Pd attraverso l’email inviatagli. Gli iscritti potranno esprimere una preferenza tra la rosa di nomi proposta. Il candidato che otterrà più voti sarà votato dal gruppo parlamentare sin dal primo scrutinio. Informiamo gli iscritti che, in ogni caso, se dal quarto scrutinio i cambi di maggioranza dovessero portare ad un nome condiviso tra più forze politiche in Parlamento si deciderà come meglio muoverci con una votazione lampo sul blog”.

 

Luca La Mantia

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