Grillo: “Depositata la proposta per l'obbligo flessibile”

Le polemiche sul tema dei vaccini non scalfiscono il ministro della Salute, Giulia Grillo, la quale, nonostante sia accusata da più parti di voler scardinare la legge Lorenzin e di sottovalutare, tiene la barra dritta sul tema dell'obbligo flessibile.

Il perché dell'obbligo flessibile

“Abbiamo depositato ieri la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che é quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l'idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l'idea più sensata”. Lo ha affermato a La7. “Ci sono infatti Regioni con 97% delle coperture e altro con l'87%. Da qui la necessità di un obbligo flessibile, la cosa più razionale da fare. In ogni caso da settembre – ha aggiunto – partiremo con una campagna di comunicazione nazionale sul tema, cosa che non era ancora stata fatta''.

Come risponde Grillo alle polemiche sull'autocertificazione

Venendo alle polemiche sullo slittamento al 2019 dell'autocertificazione per l'iscrizione dei bambini a scuola, la Grillo ha dichiarato: “Lo strumento dell'autocertificazione è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa diposizione di ieri. Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l'Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione”. Chi non accetta il rinvio dell'autocertificazione è il Pd, che ha lanciato una petizione per fermarlo. “Già 10mila firme in pochi giorni alle nostre feste dell'unità perché il diritto alla salute dei bambini non si rinvia. Continuate a firmare per fermare il governo”. Così su Twitter il segretario Pd Maurizio Martina.