La sfida del nuoto di domani

E'confortante, nell'osservare i giovanissimi atleti che ieri si sono sfidati allo stadio del nuoto, constatare come questo sport stia vivendo probabilmente il momento migliore degli ultimi anni a livello nazionale e, al contempo, notare come il futuro sembra essere davvero a portata di mano. E allo stadio del nuoto del Foro Italico, minacciato dalla pioggia, dagli altoparlanti arrivano belle notizie dai campionati europei di Glasgow. E' innegabile che l'Italia stia facendo bene: gli atleti vincono, gli argenti, i bronzi e qualche oro condito da record scendono come una pioggia scozzese sulla piscina scoperta dove i nuotatori del domani si giocano i Campionati italiani di categoria. In contemporanea ai loro idoli e mentori, sostenuti dall'incitamento di parenti e compagni di squadra, ragazzi e ragazze del nuoto giovanile italiano mettono in piedi, anzi in vasca, un bel pomeriggio di sport, mostrando scampoli di talento e, soprattutto, lampi di passione ben più forti di quelli che illuminano l'orizzonte del complesso del Foro. L'ingrediente essenziale e, a ben vedere, quello che più conta in questa parte della carriera. Vincere una medaglia è una bella soddisfazione, arrivare a giocarsela con nuotatori di tutta Italia però lo è altrettanto.

Collegamento Roma-Glasgow

Il filo rosso che lega Glasgow a Roma è fin troppo evidente. I ragazzi e le ragazze delle quasi 300 società partecipanti il loro percorso lo hanno appena cominciato ma, alle spalle, hanno già buona parte delle stesse fatiche di coloro che gareggiano agli Europei: allenamenti intensi e quotidiani, sacrificio di ore di svago per dedicarsi allo sport e tutti i derivati di un'attività agonistica. Ma la bellezza del nuoto è anche questa: confronto costante con se stessi e con gli altri, conoscenza dei propri limiti e dei propri punti di forza. Per ora conta crescere e, in fondo, è bello farlo mentre in tempo reale viene comunicato ciò che accade Oltremanica: sembra quasi un modo per dire che, dall'acqua dello Stadio del nuoto di Roma, ci sono passati anche i grandissimi. E' uno step obbligato, uno dei più belli e prestigiosi a livello giovanile. E non solo, considerando che in questa stessa vasca, nemmeno 10 anni fa, i big del nuoto mondiale collezionavano record su record agli iridati capitolini del 2009.

Le gare

E allora spazio alle gare, dagli 800 ai 50 stile libero, passando per finali accese e combattute in tutti e quattro gli stili che fanno registrare anche qualche spunto interessante, come quello dei quattro atleti della categoria maschile capaci di scendere sotto i 4' nei 400 stile. Non ci sono i misti per ora ma i record nelle staffette sì: per la precisione quello del team femminile di Leosport che migliora il record italiano di categoria appartenente al Team Veneto (8'34''23) facendo registrare un 8'33'07 con prestazioni perfette delle quattro frazioniste. In generale, il livello delle competizioni è stato piuttosto elevato, considerando la giovane età dei partecipanti (tutti millennials, fra il 2002 e il 2005) e il richiamo comunque rilevante dell'evento, con 276 società iscritte con 1940 presenze gara. Un bell'appuntamento di sport, con le orecchie in attesa di ascoltare l'annuncio di medaglie europee e gli occhi fissi a osservare quelli che saranno i campioni del domani.