Governo: ok alla dichiarazione dei redditi precompilata

Pagare le tasse sarà più facile. Dal Consiglio dei ministri è, infatti, arrivato il via libera al decreto legislativo semplificazione. La principale novità del provvedimento è l’introduzione del modello precompilato per la dichiarazione dei redditi. Secondo il governo si tratta di una “una rivoluzione nella gestione del rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia già nel 2015″.Attualmente spetta al contribuente inserire i dati per riempire il modello. Mentre il Fisco è chiamato a effettuare i controlli di rito. Con il nuovo sistema sarà, invece, lo Stato a raccogliere, elaborare e inviare i dati. Al cittadino spetterà, per converso, l’obbligo di  “verificare l’esattezza e la completezza dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria”.

Questo meccanismo muterà anche il ruolo di chi oggi svolge attività di assistenza fiscale, quali Caf, commercialisti e altri professionisti abilitati. I controlli documentali saranno infatti compiuti, mediante richiesta, direttamente presso coloro che hanno apposto il visto di conformità, i quali avranno a disposizione 60 giorni per trasmetterli in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Entro lo stesso termine poi dovranno essere erogate le somme richieste a seguito dei controlli effettuati nei confronti degli stessi intermediari.

Ma come farà l’Amministrazione finanziaria a conoscere la posizione fiscale degli italiani, necessaria per compilare il modulo? Mediante l’accesso alle informazioni disponibili presso l’Anagrafe Tributaria (ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente), ai dati trasmessi da terzi (come banche e assicurazioni)  e a quelli contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, a quelli da lavoro autonomo e a quelli di diversa origine. Il provvedimento passerà ora al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti per il rilascio di un parere. Successivamente tornerà sul tavolo del governo per l’approvazione definitiva. Nello stesso Cmd, su proposta del ministro delle Finanze, Piercarlo Padoan, Roberto Reggi è stato nominato direttore dell’Agenzia del Demanio.