Gentiloni candida Visco

L'iter che decreterà il prossimo governatore di Bankitalia è partito ufficialmente e, come ormai in larga parte annunciato, il candidato di Palazzo Chigi sarà il direttore uscente, Ignazio Visco. Il braccio di ferro con Renzi e la mozione di sfiducia presentata dal Partito democratico, non hanno scoraggiato il presidente del Consiglio che, nella lettera indirizzata al Consiglio superiore della Banca d’Italia (convocato alle 8.30 del 27 ottobre), ha confermato la nomina di colui che, negli ultimi sei anni, è stato alla direzione. La proposta del premier verrà esaminata e, al termine dell’esame, il Consiglio dovrà fornire un parere non vincolante prima della nomina da parte del Presidente della Repubblica.

Le remore di Renzi

Mentre Visco era ancora a Francoforte, dove si era recato per la riunione di politica monetaria del consiglio direttivo della Bce, l’ex premier Renzi proseguivanell’elencare le sue rimostranze sulla sua figura e, soprattutto, sugli ultimi 6 anni di Bankitalia, a più riprese definiti “disastrosi”. A ‘Porta a porta’ prima, a ‘Radio Capital’ poi, il segretario dem si era dilungato sul “perché no” della conferma dell’attuale governatore alla guida di Palazzo Koch, specificando che un’eventuale nomina da parte di Gentiloni avrebbe comportato il suo disappunto in merito. Il premier, però, ha mantenuto l’andatura: Visco, nonostante la mozione di sfiducia, il famigerato passo indietro non lo ha fatto e, a ben vedere, la sua è risultata una corsa quasi in solitaria verso il traguardo della riconferma.

Avanti con Visco

Suggestiva ma tardiva la paventata candidatura di Fabrizio Saccomani, ex ministro dell’Economia durante il Governo Letta e già direttore di Palazzo Koch: il candidato di Gentiloni resta Visco, nonostante tutto e nonostante Renzi, il quale aveva comunque affermato che, al di là della divergenza sul caso Bankitalia, con l’attuale premier il rapporto era ancora solido. Il nome di Saccomani non sarebbe stato sgradito dalle parti di Palazzo Chigi ma il nome del governatore uscente ha mantenuto sempre quotazioni piuttosto basse, pur considerando la bagarre politica scatenatasi attorno al suo nome. Ora, per chiudere la vicenda, non resta che attendere il via libera del Consiglio superiore della Banca e, eventualmente, il sigillo del Capo di Stato. Del resto, anche Renzi si era in parte rassegnato: “Se il presidente del Consiglio decide di confermare Visco io non lo condivido, ma andiamo avanti lo stesso”.