Flat tax, Salvini: “E' nel contratto, va nel Def”

Def all'orrizonte per il governo e, visto l'approssimarsi della compilazione del documento, il vicepremier Matteo Salvini torna sui punti che vi andranno inseriti, a cominciare dalla riduzione fiscale. Un “avviso” ai naviganti, in particolare al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, arrivato dal Vinitaly di Verona. Ma, nondimeno, anche un'occasione per richiamare gli alleati del Movimento 5 stelle (e per inciso anche il premier Giuseppe Conte) sul tema della flat tax, sul quale non vuole retrocede perché “è nel contratto di governo”. Un argomento che, invece, presenta ancora qualche punto oscuro dal momento che, a meno di non procedere con un ulteriore aumento dell'iva, non sembra ancora un'ipotesi del tutto percorribile. Salvini però non ha dubbi: “La riduzione fiscale dovrà essere inserita nel Def anche perché la flat tax è inserita nel contratto di governo e serve agli italiani, non a Salvini”.

Produzione

Parlando agli imprenditori di Vinitaly, Salvini rilancia sull'incremento della produzione, a fronte dei 14,3 miliardi di euro sui quali i numeri si arenano: “Ci stiamo lavorando da mesi, abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi. È come noi rispettiamo e approviamo quello che c’è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo pretendiamo dagli altri”.

La replica M5s

Non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 stelle, toccato sul vivo: “Flat tax? Certo, noi siamo leali al contratto e la flat tax è nel contratto. Non abbiamo mai detto di non volerla, bensì abbiamo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. D'altronde è stata la Lega a dire che costa 12 miliardi. Ribadiamo: noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega”. Da parte loro, i pentastellati tornano sulle recenti questioni che hanno diviso il governo: “Chi ha iniziato a spingere sulla castrazione chimica è stata la Lega; chi parla di leva obbligatoria è la Lega; chi presenta una legge per la libera circolazione delle armi è la Lega. E potremmo andare avanti per molto”.