EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA, MULTA DA 20 MILIONI ALL’ITALIA

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L’emergenza rifiuti in Campania è costata una multa da 20 milioni di euro all’Italia. Alla somma, fissata dalla Corte di Giustizia Europea, si aggiungeranno 120 mila euro per ogni giorno di ritardo. E’ stata dunque accolta la richiesta della Commissione, in particolare per quanto riguarda il problema dell’eliminazione delle ecoballe e per il numero insufficiente di impianti di smaltimento.

Si tratta dell’esito di una infrazione aperta nel 2007 per inadempienza della “direttiva Rifiuti” emanata l’anno precedente, che impone agli Stati membri il compito di assicurare lo smaltimento e il recupero della spazzatura e di limitarne la produzione con tecnologie pulite e prodotti riciclabili. A seguito dell’emergenza in Campania, infatti, la Commissione presento’ un ricorso per inadempienza nei confronti dell’Italia, imputandole la mancata creazione, nella regione, di una rete integrata per il ciclo dei rifiuti.

Tre anni dopo, a marzo 2010, la sentenza della tribunale del Lussemburgo, che obbligava Roma a mettersi in regola entro gennaio 2012. Ma in quasi due anni, constatarono le autorita’ comunitarie, non era cambiato quasi nulla e le carenze strutturali erano rimaste: per realizzare l'”autosufficienza” mancava una capacita’ da 1 milione e 829 mila tonnellate per le discariche, 1 milione e 190 mila per gli impianti di termovalorizzazione e 382 mila 500 tonnellate per gli impianti di trattamento dei rifiuti organici.