Un momento particolarmente complicato per il Movimento Cinque stelle. Dopo le polemiche legate alla presentazione delle candidature per Palazzo Chigi, l’ipotesi della sospensione di Giancarlo Cancelleri, avanzata dal Tribunale di Palermo, dalla corsa alla Regione Sicilia si è infine concretizzata: i procedimenti delle cosiddette “regionarie” che hanno portato alla candidatura del pentastellato sono al momento da considerarsi sospesi. “Cancelleri era, è e sarà il candidato presidente del MS5″, ha tuonato Beppe Grillo sul suo blog. Dichiarazioni alle quali si è uniformato lo stesso candidato al governatorato siciliano: “La scadenza per presentare il simbolo è questo sabato 23 settembre e dobbiamo inoltre raccogliere 3.600 firme per la presentazione della lista. Per questo motivo il M5S sarà presente alle regionali siciliane con il sottoscritto, Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza della Sicilia”.
Il 12 settembre scorso, la quinta sezione civile del Tribunale di Palermo aveva accolto il ricorso presentato da Mauro Giulivi, grande escluso dalla lista dei candidati in quanto reo di non aver sottoscritto il codice etico nel tempo utile. Nell’accogliere l’istanza dell’ex candidato, i giudici avevano tenuto conto di una mail inviata all’interessato, nella quale tale mancanza veniva evidenziata senza che, tuttavia, questa comportasse sanzioni o sospensioni nei suoi confronti: “Il mero invito a fornire chiarimenti – ha scritto la giudice Claudia Spiga – non risulta preordinato a garantire il necessario diritto di difesa al destinatario, bensì, in assenza di alcuna esplicitazione, costituisce un semplice invito informale a chiarire la volontà in ordine all’invito alla sottoscrizione del cosiddetto codice etico, o ancora a fornire le eventuali motivazioni”.
Con questa sentenza, il giudice ha bloccato i risultati della prima votazione “limitatamente ai candidati della provincia di Palermo”, sospendendo di conseguenza anche l’esito della seconda votazione. I risultati di quest’ultima erano stati ufficializzati in data 9 luglio, con l’investitura di Cancelleri quale candidato regionale M5S avvenuta nello stesso giorno. Al momento, con tale decisione, il Tribunale ha sentenziato la necessità di ripetere le “regionarie”, sia le prime di Palermo che la votazione che ha portato alla candidatura del deputato nisseno. “Adesso spero solo che il movimento rispetti le sentenze della magistratura come ha sempre detto di voler fare”. Questo il lapidario commento di Giulivi, arrivato dopo la decisione dei giudici. La riunione dei vertici pentastellati a Milano ha evidenziato due possibili soluzioni, ripartite fra la ripetizione delle votazioni (la quale avrebbe richiesto di avvenire in tempi effettivamente strettissimi) o l’intraprendere un complicatissimo ricorso contro la decisione del tribunale.
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