L’Italia, entro la fine dell’anno, impiegherà nei Paesi colpiti dal virus ebola circa 7 milioni di euro, a cui si potrebbero aggiungere i 50 promessi da Matteo Renzi recentemente. Ad affermarlo, il direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo Giampaolo Cantini, durante un webinar sul virus organizzato dall’istituto Spallanzani di Roma.
Cantini ha spiegato che il primo impegno sul campo risale allo scorso aprile, quando venne allestito un laboratorio in Guinea per cui sono stati impiegati 200mila euro. A quello, poi, si aggiunse un primo finanziamento da circa 1,5 milioni, diretti all’Oms e ad alcune Ong italiane impegnate in Sierra Leone.
Il bando per i nuovi finanziamenti uscirà entro dicembre 2014,e una parte di questi andranno ad Unicef e Croce Rossa internazionale, per garantire sepolture in sicurezza e per il tracciamento dei contatti dei pazienti accertati. “Altri interventi – ha continuato Cantini – saranno possibili quando si concretizzerà l’impegno per 50 milioni di euro preso dal presidente del Consiglio durante la videoconferenza con gli altri leader mondiali, di cui però ancora non conosciamo i dettagli”.
A mettere in luce le risorse necessarie per l’emergenza ebola, durante il webinar allo Spallanzani, è stato anche il fondatore dell’Ong Emergency, Gino Strada: “Serve più personale italiano nei paesi colpiti da Ebola”, ha affermato “spero che prima ancora di finanziare studi sui farmaci l’Italia invii più medici”.
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