Dilaga l’euroscetticismo. Il 40% degli italiani boccia la moneta unica

Il 40,1% degli italiani vorrebbe uscire al più presto dall’Euro. E’ il risultato di del Rapporto Eurispes 2015, il quale segnala che a inizio 2014 la quota di delusi dalla moneta unica si attestava al 25,7%. Dunque in soli 12 mesi la quota di euroscettici è cresciuta in modo esponenziale. Il 55% di questi ultimi pensa che dalla valuta Ue derivino gran parte dei problemi economici del nostro Paese. Sale anche la quota di esterofili, infatti circa il 45% dei nostri connazionali si trasferirebbe fuori confine molto volentieri. “I dati appaiono come una conferma del fatto che oggi le condizioni di vita in Italia sono più difficili che in passato per molti cittadini al punto da indurre una parte di loro a valutare l’opportunità di trasferirsi”.

Aumentano le rateizzazioni per far fronte a spese mediche. Secondo l’indagine, nel 2014 il 46,7% degli intervistati ha dilazionato i pagamenti sanitari, si tratta di un incremento di 24,3 punti percentuali rispetto al 2013. Si pagano a rate anche automobili (62,4%), elettrodomestici (60,4%), computer e telefonini (50,3%).

E’ in crescita il numero di coloro che non si sentono in grado di dare garanzie alla propria famiglia con il proprio lavoro (64,7%). Eurispes aggiunge che il 28% di chi lavora deve ricorrere all’aiuto di genitori e parenti. Inoltre, secondo l’indagine, riuscire a risparmiare qualcosa in futuro è un miraggio per 8 italiani su 10. Per il 38,5% “certamente no”, per il 41,2% “probabilmente no”.

Ancora in calo il potere d’acquisto degli italiani. L’indagine Eurispes rileva che sette italiani su dieci (71,5%) hanno visto nell’ultimo anno diminuire nettamente o in parte il proprio potere d’acquisto, un dato in linea con quanto rilevato nel 2014 (70%). Dall’inchieste emerge che l’82,1% dei cittadini ha ridotto le risorse per i regali, l’80,8% ha tagliato sui pasti fuori casa, il 74,7% ha tagliato le spese per viaggi e vacanze, l’80,1% ha ridotto quelle per articoli tecnologici (+8,5%).