Marcello Dell’Utri indagato per ricettazione ed esportazione illecita all’estero di opere d’arte. Apparterrebbero, infatti, all’ex manager i 20 mila volumi sequestrati dai carabinieri a Milano; operazione avvenuta in parte nella biblioteca del fedelissimo di Silvio Berlusconi, in via Senato, attualmente chiusa, e il per il resto presso un magazzino di deposito, l’Openacare in via Piranesi.
Tremila di questi tomi farebbero parte del “sancta sanctorum” cioè la collezione privata dell’ex manager di Publitalia, che annovera libri rarissimi, persino del XV secolo. Il blitz fa parte di un’inchiesta iniziata una anno fa dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Monza, che in questi mesi hanno compiuto accertamenti sulla provenienza dei volumi.
Tutto è nato dal saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini, nel centro antico di Napoli, dalla quale furono sottratti migliaia di libri, molti dei quali di inestimabile valore. Secondo il pm di Milano che ha coordinato l’inchiesta, Luigi Luzi, non sono però stati trovati collegamenti con i volumi sequestrati all’ex senatore. All’indagato sono contestate le ipotesi di reato di collocazione e rimozione illecita di beni culturali, di uscita o esportazione illecita di beni culturali e di ricettazione.
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