Crisi Pd, domenica l’assemblea, Bersani: “La scissione c’è già, Renzi usi il buonsenso”

L’assemblea del Partito democratico si terrà domenica 19 febbraio all’hotel Parco dei Principi di Roma. La notizia sarebbe stata confermata da alcuni dirigenti dem, i quali hanno aggiunto che stanno per partire le convocazioni dei delegati.

Sarà un altro appuntamento cruciale dopo una direzione che, se possibile, ha marcato ancor più le distanze tra i renziani e la minoranza. “Qui non è questione di calendario – ha commentato Pierluigi Bersani facendo riferimento alle parole del segretario -. Quella è una tecnica. Qui il problema è se siamo il Pd o il Pdr, il Partito di Renzi. Io da Renzi non mi aspetto nulla, ma chi ha buonsenso ce lo metta. Perché siamo a un bivio molto serio”. Secondo Bersani “la scissione è già avvenuta tra la nostra gente. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì. Serve consapevolezza politica: da Renzi non me lo aspetto dopo averlo sentito ieri ma da quelli che stanno attorno a lui me l’aspetto”.

Il ministro della Giustizia e leader dei “Giovani Turchi”, Andrea Orlando, si augura che non si arrivi alla rottura, perché la parola “scissione ha già prodotto grandi danni nella storia della sinistra. Scindersi oggi di fronte ad una destra che è sempre più aggressiva e agita l’odio, credo che sarebbe una responsabilità che non ci potremmo in alcun modo perdonare. Ho detto ieri alla Direzione, mettiamo al bando la parola scissione. Torniamo a parlarci, a farci carico delle ragioni dell’altro. Rispettando il fatto che c’e’ stato un congresso e la scelta di una leadership che non puo’ essere delegittimata quotidianamente”.

Secondo Orlando è il Pd, non Renzi, a dover “seguire un’altra strada, che è quella di provare prima a stringere su un accordo programmatico e poi confrontarsi anche sul tema della leadership. Io credo che non ci sia niente di male nel fare un congresso. Ma fare un congresso senza prima aver parlato al Paese rischia di essere un elemento di lacerazione”. Per il Guardasigilli è “importante una conferenza programmatica anche per fare il punto su che giudizio diamo su questi anni di governo. Non credo che ci possiamo permettere di andare ad un congresso nel quale i candidati da un lato rivendicano il buon governo e le cose positive fatte in questi tre anni e dall’altro paragonano il governo Renzi a quelli della destra. Rischiamo di preparare noi la campagna elettorale per i nostri avversari”.