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CITTADINANZA SPORTIVA, DELRIO PROMUOVE IL DDL: “PIENA CONDIVISIONE”

ra Mancini e Conte spunta il governo. Mentre i due allenatori dibattevano a distanza sugli oriundi in nazionale in Parlamento arrivava un ddl che potrebbe risolvere l’eterna querelle se sia giusto convocare in nazionale nati all’estero ma con il doppio passaporto. Il testo in questione è il progetto di legge sulla cittadinanza sportiva che in pratica consente di tesserare con le stesse modalità previste per gli italiani i bambini stranieri under 10. Sulla bozza è arrivato anche il placet del Sottosegretario di Palazzo Chigi Graziano Delrio e, quindi, indirettamente, di Matteo Renzi in persona. “Condivisione piena del governo per la proposta di legge sulla cittadinanza sportiva ai minori stranieri in Italia entro i 10 anni” ha tweettato il fedelissimo del premier.

La proposta di legge per “favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali -ha detto all’Ansa il deputato di Scelta Civica Bruno Moleo –  è un atto di civiltà dovuto per dare pari opportunità ai giovani stranieri che vivono nel nostro Paese e sono in regola”. Una proposta che secondo Molea, presidente dell’Associazione Italiana Cultura e Sport, “nasce proprio dai miei contatti con il mondo dello sport giovanile. Da questo osservatorio ho rilevato che ai giovani stranieri era preclusa la possibilità di fare sport a livello agonistico perché gli statuti delle varie federazione non lo prevedono. Questo – sottolinea – è una contraddizione perché questi minori vanno a scuola con i nostri figli e fare sport è un passo verso l’integrazione. E’ un atto di civiltà dovuto per pari opportunità”.

Il deputato ha spiegato nel dettaglio in cosa consista la proposta, la quale “intende assicurare il tesseramento dei minori stranieri residenti in Italia presso le società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, con le stesse procedure previste per i cittadini italiani. Attualmente, le procedure per il tesseramento sono fissate dagli statuti e dai regolamenti delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva, sulla base dei principi stabiliti dal Coni. Al riguardo, la relazione illustrativa evidenzia che occorre rimuovere le regole e le procedure che impediscono il tesseramento di giovani non in possesso della cittadinanza italiana nel momento del passaggio dall’attività sportiva di base a quella agonistica”.

Francesco Volpi

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