NL'Ue da tempo all'Italia, non chiudendo sul quadro macroenomico inviata a Bruxelles dal ministro Tria: “Il dialogo continua fra la Commissione Ue e l'Italia sul bilancio 2019 – ha detto il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas -. I commissari Dombrovskis e Moscovici sono in contatto con il ministro Tria. La Commissione deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo. Quanto alla riunione dei capi di gabinetto di oggi, non commentiamo mai le riunioni prima che avvengano. Il lavoro continua a tutti i livelli e non diamo dettagli”. Tutto demandato alla Commissione bilancio, dunque, rinviata quest'oggi sconvocando su richiesta del governo le sedute in Senato, proprio in attesa della risposta di Bruxelles alla nuova revisione della Manovra, inviata con sostanziali revisioni su alcune misure chiave, decise ieri sera nel corso del vertice a Palazzo Chigi. Il maxiemendamento dovrebbe approdare in Aula venerdì, con i tempi per l'approvazione definitiva che si restringono ulteriormente, con una prospettiva di voto finale che indica il 24 dicembre (se il testo dovesse arrivare in Aula venerdì 21). Nel pomeriggio, si era parlato addirittura del frangente 27-28 come date utili per il voto del Senato.
Un rinvio che, comunque, aveva fatto storcere il naso alle opposizioni, in particolare l'ala del Pd che grida al caos: “E' in corso un affronto senza precedenti al Parlamento – ha detto il presidente dei senatori, Andrea Marcucci -. Dopo 4 giorni di attesa, sconvocate le commissioni, non c'è ancora traccia della legge di bilancio. Siamo al caos istituzionale, m5s e lega stanno scardinando tutte le regole. La presidente Casellati intervenga”. Per il capogruppo dem in commissione bilancio, Antonio Misiani, parla invece di “Lega e 5Stelle allo sbando”. Stesso discorso per le altre forze d'opposizione, da Fratelli d'Italia a LeU, fino a Forza Italia, le quali hanno definito la richiesta del governo “una mortificazione del Parlamento”, anche se per la maggioranza il testo approderà in Aula certamente venerdì.
Intanto, da Bruxelles si attendevano cenni relativi al maxiemendamento. In mattinata, il ministro del Mef, Giovanni Tria, abbia intrattenuto conversazioni telefoniche con il commissario Pierre Moscovici e con il vice-Juncker, Vladis Dombrovskis, dai quali si aspettavano risposte sulla revisione della Manovra con il deficit portato al 2,04%. Con l'obiettivo di portare il rapporto deficit-Pil verso il 2%, il vertice di ieri sera ha definito buona parte dei provvedimenti maggiori, con l'ecotassa piazzata soltanto sulle auto di lusso (Porsche e Suv) con un bonus fino a 6mila euro per le elettriche e le ibride, i bonus cultura validi solo per i libri e non per cinema e concerti e il taglio del 40% sulle pensioni d'oro.
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