BERLUSCONI: “IN ITALIA C’È OPPRESSIONE GIUDIZIARIA, FISCALE E BUROCRATICA”

Silvio Berlusconi interviene telefonicamente alla convention di Forza Italia promossa a Roma da Antonio Tajani e si scaglia contro i rappresentati politici al potere senza mezze misure. “Dopo tre governi non eletti dal popolo, ci troviamo di fronte a una non democrazia che ci sottopone a una oppressione giudiziaria, fiscale e burocratica e che porta a dire al 51 per cento degli italiani che preferirebbero cambiare Paese” esordisce l’ex Cavaliere. “Ma noi no, noi vogliamo non cambiare Paese, ma cambiare il Paese e non vogliamo arrenderci a questa situazione”.

Una situazione di cui Berlusconi considera responsabile Matteo Renzi, benché non si spinga mai a nominare il suo ex “socio” del Patto del Nazareno. “Dobbiamo constatare dolorosamente l’irrilevanza dell’Italia in Europa – attacca Silvio -. Il semestre a nostra guida si è chiuso con uno scacco, anzi senza aver raggiunto alcun risultato. Tutti noi – prosegue – da membri del Ppe sentiamo il dovere di contribuire ai cambiamenti che si impongono per realizzare il sogno di mezzo miliardo di cittadini europei. Siamo consapevoli che l’Europa oggi non è quella immaginata dai padri fondatori della nostra famiglia politica, oggi l’Italia è l’ultimo vagone di un treno che marcia a rilento e sul binario sbagliato – spiega – ;basta prendere atto dell’attuale ininfluenza dell’Italia nella politica internazionale”.

L’ex Cav non risparmia neppure i vecchi alleati come la Lega – che con Salvini sembra abbia smarrito gli antichi propositi di federalismo e secessione tanto cari a Bossi – né i nuovi “movimenti”. “Ci sono partiti – avverte Silvio – che fanno della protesta, dell’estremismo, dello sfascio e dell’antieuropeismo la loro bandiera. Noi – conclude il Presidente di Forza Italia – rappresentiamo invece quella maggioranza di buon senso e tranquilla, ma coraggiosa, che non è portatrice di estremismi e disfattismi”. Il “cotto” Berlusconi – come l’ha definito Salvini solo pochi giorni fa – non sembra per niente stanco di lottare.