BATTISTA, L’EX 5 STELLE CHE VUOLE ENTRARE NELLA MAGGIORANZA E CHIEDE UN MINISTERO

Lorenzo Battista, ex senatore del movimento 5 Stelle (M5s) – ora nel Gruppo misto – lancia la proposta di una réunion di tutti gli ex grillini per “la costituzione di un gruppo che ambisce a entrare in maggioranza”. Nella lettera aperta, pubblicata sul suo profilo Facebook, Battista ipotizza anche “un’eventuale richiesta di avere un dicastero la cui direzione potrebbe anche essere ricoperta da un tecnico”.

L’idea di Battista è quella di presentarsi come appoggio al governo grazie alla fusione con Sinistra ecologia e libertà (Sel) di Nichi Vendola. Una manovra da “politico navigato” che fa già discutere. “Alcuni di voi manifestano spesso e volentieri una simpatia per le politiche di sinistra, apprezzamenti per quanto sta facendo Alexis Tsipras, o consensi per le dichiarazioni di esponenti sindacali – ha esordito Battista sul social network – Votate praticamente sempre in linea con la componente Sel che conta 7 membri”.

“Le espulsioni e gli abbandoni dal M5S hanno causato l’ingresso nel gruppo Misto che ora – ricorda l’ex grillino tramite social – conta ben 29 senatori. Credo siate ben consapevoli della sua gestione e delle difficoltà che avete nel supporto delle vostre attività. Si dovrebbero mettere da parte alcuni dissidi che si sono venuti a creare, e costituire un gruppo al Senato. Ritengo che si potrebbero superare le difficoltà che si sono presentate. Se ognuno facesse un piccolo passo indietro e riuscisse a rinunciare alle proprie ostinazioni ideologiche, l’obiettivo sarebbe alla portata di tutti”.

“Un’eventuale costituzione di un gruppo parlamentare – specifica Battista – troverebbe modo di dimostrare cosa si è capaci di fare e quindi dovrebbe essere un gruppo che si potrebbe anche proporre come forza di maggioranza e come tale forza di governo”. Per raggiungere una “migliore collocazione”, il senatore propone tre “percorsi”. Il primo è la “Costituzione di un gruppo che ambisce a entrare in maggioranza con un’eventuale richiesta di avere un dicastero la cui direzione potrebbe anche essere ricoperta da un tecnico. Si è responsabili delle linee politiche di quel ministero”. Il secondo percorso, necessario per superare le difficoltà per una stesura di un programma politico univoco, propone che “ogni componente potrebbe presentare un punto di programma per ogni commissione e iniziare una trattativa per chiedere che questi punti vengano inseriti nell’agenda del governo o in quella parlamentare”.

Infine, il terzo punto propone l’alleanza con Sel di Vendola: “Penso che dobbiate avere il tempismo politico di agire adesso, non rimandare all’infinito una vostra scelta di campo in attesa che qualcuno si schieri. Non si può fare politica nell’attesa che qualcuno scenda in campo ma si deve cercare di usare al meglio chi è impegnato in questo momento cioè Voi stessi. Basta – esemplifica – che 3 di voi chiedano di aderire a Sel, anche in un’ottica di un eventuale rinnovamento partitico e costituire quindi un gruppo Sel al Senato”. “In questo modo – conclude Battista – potreste raggiungere un duplice risultato: confluire in un gruppo omogeneo e dare la possibilità al gruppo misto di strutturarsi con una composizione maggiormente rappresentativa della eterogeneità del misto”.

I grillini intanto annunciano che martedì, giorno in cui si votano le riforme, loro non parteciperanno ai lavori. “Si vota in prima lettura alla Camera la ‘Schiforma’ costituzionale – scrive Danilo Toninelli (M5S) sempre su Facebook -. E noi rimarremo fuori dall’aula”. Toninelli lancia dal social anche una sorta di appello: “L’auspicio è che se ne stiano fuori anche coloro che con noi hanno lottato per difendere la Costituzione, evitando così di legittimare un truffatore semantico, qual è Renzi, in questo ennesimo attacco alla democrazia”.