Quarantaquattro tra funzionari e dirigenti di Rai, società del gruppo Mediaset, La7 e Infront sono indagati a Roma nell’ambito di un’indagine sull’affidamento di lavori e servizi in cambio di utilità come soldi e assunzioni.
Il reato ipotizzato nei confronti dei dipendenti Rai è quello di corruzione. Per i manager di Mediaset, La7 ed Infront è, invece, quello di concorso in appropriazione indebita. Titolare dell’inchiesta è il pubblico ministero Paolo Ielo.
Per riuscire a prendere appalti dalle emittenti televisive David Biancifori ed il fratello sarebbero stati al centro di un giro di favori e mazzette da destinare a funzionari e dirigenti delle diverse reti. L’ipotesi investigativa degli uomini della Gdf, nucleo di polizia tributaria, è che le bustarelle venissero alimentate con sovrafatturazioni. Per questo gli inquirenti hanno delegato agli uomini delle Fiamme gialle l’acquisizione di documenti inerenti a tutti i lavori presi dai Biancifiori e dalle società a loro collegate.
“D and D lighting ad truck” e “Di.Bi. technology”. Sono queste due delle società di Biancifiori per la fornitura di gruppi elettrogeni, scenografie, impianti audio, regie mobili. Tutto quello che era necessario per la produzione televisiva era a disposizione. Ma per avere quell’incarico secondo gli inquirenti si foraggiavano impiegati, funzionari e dirigenti tv.
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