Videominaccia del 17enne pro-Isis, la condanna dei musulmani australiani

Era scomparso da mesi, ma è riapparso in un video dei militanti Isis: si tratta di un ragazzo di 17 anni, proveniente da Sidney, fuggito per unirsi alle truppe dello Stato Islamico. Diversi i gruppi di musulmani australiani, che hanno condannato il filmato apparso su You Tube e poi velocemente rimosso.

Il 17enne si chiama Abdullah Elmir, ma ora ha preso il nome di battaglia di Abu Khaled: nel video, armato di fucile, si rivolge direttamente al premier australiano Tony Abbott, annunciando che “la lotta continuerà: la jihad non si fermerà finchè la bandiera nera dell’Isis non sventolerà in ogni nazione”. Dopo aver detto che andava a pescare ai suoi familiari, il ragazzo è uscito di casa per non farvi più ritorno, a giugno scorso: aveva poi chiamato a casa sostenendo di essere in Turchia, in procinto di passare il confine. Avrebbe inoltre portato con sé un altro minore, di appena 16 anni, ritrovato poi dal padre e riportato in Australia.

Un portavoce del premier Abbott ha ribadito come l’Isis sia una minaccia, non solo per l’Australia, ma per il mondo intero. Questa, ha spiegato il funzionario, “è la ragione per cui l’Australia si è unita alla coalizione internazionale contro gli jihadisti, e sta dando alle forze dell’ordine e agli agenti della sicurezza poteri e risorse di cui hanno bisogno per tenere il Paese e i suoi cittadini al sicuro per quanto possibile”.