Uccide 7 jihadisti a Tikrit per vendicare la morte del figlio

E’ accaduto in Iraq, nella cittadina di Tikrit che si affaccia sul fiume Tigri, dove un uomo di circa 60 anni, Basil Ramadan, ha aperto il fuoco con il suo fucile d’assalto AK-47 uccidendo sette militanti dello Stato islamico.

Il gesto è stato compiuto per vendicare l’omicidio del figlio da parte dei jihadisti i quali a loro volta hanno ucciso il sessantenne a colpi di pistola. Lo riferisce a Xinhua una fonte della sicurezza provinciale. Il fatto è avvenuto a un posto di blocco gestito dall’Isis nella cittadina capoluogo della provincia centro-settentrionale di Salahudin, circa 170 chilometri a nord di Baghdad.

Ahmed, il figlio di Ramadan, era uno studente, quando venne ucciso oltre un mese fa insieme ad altri giovani venne accusato di aver collaborato con le forze della sicurezza irachena. Inoltre alcune fonti riferiscono che nella stessa famiglia un altro ragazzo nel 2007  fu al centro di un attacco di al-Qaeda nel quale perse la vita.

La città di Tikrit è ormai teatro di continui attacchi da parte delle milizie dello Stato Islamico, non meno di due giorni fa  sono stati fatti esplodere dall’Isis 10 palazzi appartenenti all’ex presidente Saddam Hussein e a giungo 2014 l’esercito iracheno si era impegnato in una importante offensiva per cacciare i jihadisti.  Durante gli scontri  sono stati uccisi oltre 200 uomini di entrambi i fronti. L’incalzare delle forze governative contro l’Isis ha accesso maggiormente la furia del gruppo estremista che non ha esitato a rispondere con minacce ed ulteriori esplosione, come per esempio quella della Chiesa Verde, secolare simbolo della convivenza tra cristiani e musulmani della città.