Continua lo “scontro a distanza” tra la Turchia, dopo la sua presa di posizione in seguito al fallito colpo di stato, e Bruxelles, che in più di un’occasione ha condannato apertamente il pugno duro di Ankara, messo in campo dopo il 15 luglio.
Questa volte ad attaccare il Paese è il cancelliere austriaco Kern che ha chiesto all’Unione Europea di interrompere immediatamente i negoziati di adesione della Turrchia all’Ue. Per Kern, infatti, è arrivato il momento di affrontare la realtà e rendersi conto che le trattative sono “una finzione diplomatica”. La richiesta formale verrà fatta alla riunione dei capi di stato e di governo del prossimo 16 settembre.
Il cancelliere ha detto poi di non credere che la fine delle trattative possa avere ripercussioni sul patto Ue-Turchia sui profughi, perché Bruxelles resta uno dei grandi investitori economici e la Turchia dipende dall’Europa per il turismo. Ma l’eventualità non spaventa il suo ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, che in un’intervista allo Spiegel online ha invitato l’Europa a “non inginocchiarsi ad Ankara” e a preparare un piano B che riduca la dipendenza dalla Turchia nella questione dei profughi.
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