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Trump: “Abbattere il tetto alle spese militari”

Niente più limiti alla spesa militare: lo ha deciso il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, fermo nell'applicazione di una nuova strategia per la sicurezza nazionale Usa che, a detta del Tycoon, mette fine a un “dannoso sequestro della difesa”: il riferimento è alla mossa di Obama che, durante la sua amministrazione, aveva previsto un limite per le spese destinate a scopo bellico. Un muro che Trump ha deciso di infrangere perché “l'America è tornata forte” e, al momento, si impone una sfida importante che è quella con la Corea del Nord: “Non abbiamo scelta – ha detto il presidente durante la conferenza di presentazione delle nuove strategie di sicurezza nazionale -. Abbiamo unito i nostri alleati contro la Corea del nord”.

Russia e Cina

Insomma, l'inquilino della Casa Bianca non solo va nuovamente duro sul suo predecessore ma insiste su una nuova politica americana che preveda una strategia che apra “una nuova era di competizione”, nella quale affrontare la sfida posta da “regimi canaglia, organizzazioni terroristiche e criminalità transnazionale”. Un'America, per l'appunto, forte e consapevole della propria forza, capace di “difendere i propri confini” e lavorare a “una pace che cresca nella forza”. Un quadro, questo, nel quale si inserisce la rivalità con Russia e Cina, indicati come competitor e alla stregua di potenze che usano “la tecnologia, la propaganda e la coercizione per plasmare un mondo antitetico ai nostri interessi e ai nostri valori”. Parole che vanno a contrastare i sentori positivi dichiarati dallo stesso Trump nell'instaurare i suoi rapporti diplomatici con Putin e Xi Jinping.

Piani e strategie

La linea di Trump, dunque, è piuttosto chiara: protezione del territorio americano e della prosperità dei suoi abitanti (perché “la prosperità americana è necessaria per assicurare la potenza e la sicurezza degli Stati Uniti”), pace mantenuta attraverso la forza e nuove linee guida nei rapporti con le altre potenze che, da un lato, consentirebbero agli Usa di incrementare la propria influenza e, dall'altro, porterebbero a rivedere Russia e Cina come competitor, piuttosto che come partner. Infine, una battuta il presidente la dedica anche al deragliamento del treno a Seattle ma lo fa attraverso un tweet: “Quanto accaduto mostra più che mai perchè il nostro piano per le infrastrutture che verrà presentato presto, deve essere approvato rapidamente. Settemila miliardi spesi in Medio Oriente mentre le nostre strade, ponti, tunnel, ferrovie (e altro) si sgretolano! Non per molto ancora!”.

redazione

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