Tripoli al lavoro per un cessate il fuoco a Sabrata

Tripoli “sta intervenendo per arrivare a un cessate il fuoco a Sabrata e già da ieri la situazione ha cominciato a migliorare”. Così il presidente dell’Alto Consiglio di Stato libico, Abdel Rahman Swelhi, in conferenza stampa alla Farnesina con il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. “Non voglio discutere in dettaglio quanto accade”, ha sottolineato Swelhi, spiegando che gli scontri che da alcune settimane sono scoppiati nella città a ovest di Tripoli “all’inizio erano uno scontro tra due milizie locali, che poi è degenerato con i tentativi di alcuni di sfruttare la situazione. Ora però è in via di soluzione”.

Concentrandosi sulle questioni di politica interna, Swelhi ha sottolineato che l’obiettivo del governo di Tripoli è quello di arrivare ad elezioni generali in Libia, ma per farlo “servono emendamenti costituzionali“, approvati poi da un referendum. Questo “richiede un governo di unità nazionale forte che goda dell’appoggio di tutti i libici, da est a ovest, un governo che spiani la strada a questo e che abbia gli apparati di sicurezza in grado di gestire un referendum”. Tutti cambiamenti necessari all’accordo di Skhirat, ha aggiunto, dovranno puntare a “unire le istituzioni politiche della Libia per terminare questa fase transizione, adottare la legge fondamentale e tornare a una vita normale”.

Swelhi ha poi riconosciuto il ruolo svolto dagli “amici italiani“. In particolare quello volto a “riunire i vari contendenti” dello scacchiere libico. Ma anche l’azione intrapresa “sul piano internazionale“. Tripoli, ha spiegato, si fida molto “su quanto fa l’Italia, alla luce dei rapporti speciali. E chiediamo che continui questo sforzo molto gradito, per uscire dall’impasse attraverso accordi che riducano le sofferenze del popolo libico e riuniscano le istituzioni del Paese”.