Sventato il colpo di Stato

E' fallito il colpo di Stato tentato questa mattina in Gabon. Lo ha riferito un portavoce del governo, spiegando che la situazione è “sotto controllo“. Quattro capi golpisti sono stati “arrestati” mentre un quinto è in fuga. 

Tutto era iniziato con la lettura di un bollettino da parte di un gruppo di militari, che annunciava l'istituzione di un Consiglio nazionale per la restaurazione, in assenza del presidente Ali Bongo, ricoverato in ospedale in Marocco. 

L'annuncio

A leggere il messaggio un soldato che si era auto-definito vicecomandante della Guardia Repubblicana (Gr) spiegando di essere il leader del Movimento giovanile patriottico delle forze armate e di sicurezza del Gabon (Mpjds). Nel video, circolato sui social network e verificato da France Press, anche altri tre soldati, che indossavano il berretto verde della Gr. 

Appello alla mobilitazione

Il movimento aveva chiesto “a tutti i giovani della difesa e delle forze di sicurezza e a tutti i giovani del Gabon” di unirsi a loro. Le attuali istituzioni sono state definite come “illegittime e illegali”. “Non possiamo rinunciare alla nostra patria – proseguiva il comunicato – il giorno tanto atteso è arrivato, l'esercito ha deciso di stare con la sua gente per salvare il Gabon dal caos”. “Se stai mangiando, fermati, se stai bevendo un drink, fermati, se dormi, svegliati, sveglia i tuoi vicini (…), alzati come un solo uomo e prendi il controllo dalla strada“, ha esortato alla radio, invitando gli edifici pubblici e gli aeroporti di tutto il Paese.

Spari in strada

Lo scorso 31 dicembre il presidente Bongo aveva parlato per la prima volta dall'ospedale. Un discorso bocciato dal Mpjds, che lo aveva definito “una vergogna” per un Paese “che ha perso la sua dignità”. Mentre il messaggio veniva letto colpi d'arma da fuoco sono stati uditi nel centro di Libreville (la capitale) nei pressi della Radio televisione del Gabon. Mezzi corazzati delle forze di sicurezza avevano bloccato l'accesso al viale Triomphal, dove si trova proprio la sede della tv di Stato.