Stragi di Pasqua: terroristi aiutati da una rete internazionale

Sale ancora il bilancio delle vittime degli attacchi contro chiese e hotel in Sri Lanka, in occasione della Pasqua. Stando alla polizia i morti sarebbero almeno 290. Trentasei, secondo la Bbc, sarebbero stranieri. Oltre 500 persone sono invece rimaste ferite, ha spiegato il portavoce della polizia Ruwan Gunasekara.  

Vittime straniere

Il Giappone ha confermato l'uccisione di un suo cittadino e il ferimento di altri quattro. Il ministro degli Esteri nipponico, Taro Kono, ha offerto le sue condoglianze per tutte le vittime degli attacchi e ha espresso l'impegno del Giappone nel “combattere il terrorismo” e la solidarietà verso lo Sri Lanka. Tokyo ha anche lanciato un allarme sicurezza, dicendo ai suoi cittadini in Sri Lanka di evitare chiese, moschee, luoghi pubblici come centri commerciali e locali notturni e uffici governativi. Le autorità di Colombo, da parte loro, hanno confermato che 5 vittime erano britanniche. Londra, pur ammettendo la morte di alcuni suoi cittadini, non ha specificato il numero. Secondo le autorità dello Sri Lanka, due delle cinque vittime avevano la doppia cittadinanza britannica e statunitense. Morti anche tre di quattro figli del patron dell'azienda Asos, di nazionalità danese.

Indagini

Proseguono, intanto, le indagini sulle modalità con cui sono stati compiuti gli attentati. Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attacchi kamikaze sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all'hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due. Ci sarebbe un gruppo jihadista locale dietro gli i sanguinari attacchi. Lo annuncia il governo precisando che si tratta del National Thowheed Jamath. L'attacco sarebbe però avvenuto grazie all'aiuto di una rete terroristica internazionale. “Non crediamo che gli attacchi possano essere stati portati avanti solo da un gruppo di questo Paese. C'è una rete internazionale senza la quale questi attacchi non sarebbero riusciti”, ha detto il sottosegretario al governo Rajitha Senaratne. Il governo, secondo quanto riportato dai media locali, ha anche ammesso grosse falle nella sua intelligence. E intanto è stato ripristinato il coprifuoco nel Paese dalle 20.00 locali (le 16.30 in Italia) fino alle 4.00 di domani.

Lutto e condanna

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha, intanto, espresso le sue condoglianze per gli attentati. In un comunicato rilasciato dal portavoce Stephane Dujarric, Guterres si dice indignato dagli attacchi terroristici contro chiese e alberghi in un “giorno sacro per i cristiani di tutto il mondo” e spera che i responsabili siano rapidamente portati davanti alla giustizia. Il segretario generale ha aggiunto che lo Sri Lanka ha il sostegno e la solidarietà dell'Onu in questo momento difficile.