Almeno 10 civili siriani sono morti e decine sono rimasti feriti nei bombardamenti aerei russi su un campo profughi al confine tra Giordania e Siria. Lo riferiscono fonti locali ad Amman, a conferma di quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) che parla però di tre civili uccisi, tra cui due bambini, e di altri morti tra le file di miliziani anti-Isis.
Le fonti giordane affermano che i raid aerei russi sono stati condotti nell’area di Hadalat, dove si trova un insediamento di profughi nel deserto tra la regione siriana di Dayr az Zor e il confine giordano. L’Ondus dal canto suo afferma che il bilancio provvisorio è di tre uccisi, tra cui due bambini, e di decine di feriti. Ci sono anche alcuni miliziani siriani uccisi, membri del gruppo “Esercito dei Leoni della Siria orientale” (Jaysh Usud ash-Sharqiya) che dicono di combattere l’Isis.
L’Osservatorio sosteneva stamani che il bilancio potrebbe aggravarsi nelle prossime ore. L’Ondus sostiene che i raid sono stati compiuti contro l’insediamento di Hammad, che ospita i miliziani siriani anti-Isis e le loro famiglie. Secondo le fonti giordane, ci sono circa 60mila sfollati siriani, fuggiti dalla guerra nelle regioni orientali e centrali, che sono rimasti intrappolati nella steppa desertica a ridosso del confine, chiuso, con la Giordania.
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