Siria, nuovi bombardamenti ad Aleppo est. Non si ferma la carneficina

Intensi bombardamenti di artiglieria e aerei in mattinata sui quartieri di Aleppo est, dove rimangono oltre 200mila civili e che sono controllati da miliziani anti-governativi e assediati dalle forze lealiste. Lo riferiscono fonti ad Aleppo ovest contattate dall’Ansa, a conferma di quanto affermato dall’Aleppo Media Center (Amc) e dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).

Le fonti precisano che i bombardamenti prendono di mira i quartieri di Jazmati, Ansari, Mashhad e la zona della città vecchia, anche se l’agenzia governativa Sana non fa menzione dei bombardamenti.

Lavrov, il futuro deve essere deciso dai siriani

“Il futuro della Siria deve essere deciso dai siriani”. ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu, ad Alanya, nel sud della Turchia. Le sue parole arrivano dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva dichiarato che le truppe di Ankara sono entrate a fine agosto in Siria nell’operazione militare Scudo dell’Eufrate” per porre fine al governo del tiranno al Assad”. La Russia, ha ribadito Lavrov, proseguirà le operazioni militari ad Aleppo est contro i “terroristi”.

‘Risolvere insieme la crisi umanitaria’

“La situazione umanitaria deve essere risolta. Coopereremo con la Turchia” su questo, ha aggiunto, citato dalla tv statale Trt. “C’è bisogno di un cessate il fuoco” ad Aleppo e nel resto della Siria, ha detto dal canto suo Cavusoglu, ribadendo che la posizione di Ankara per un abbandono di Assad resta chiara. I due ministri hanno avuto un colloquio a margine del gruppo congiunto di pianificazione strategica Turchia-Russia, che mira a rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali.

L’appello dell’Onu

L’Onu intanto ieri ha inviato un nuovo pressante appello per interrompere l’assedio di Aleppo Est e mettere in campo misure per la protezione dei civili. “Per il bene dell’umanità -ha detto il sottosegretario Onu per gli affari umanitari O’Brien – imploriamo, alle parti e a chi ha influenza, di fare tutto in loro potere per proteggere i civili e consentire l’accesso alla zona assediata di Aleppo Est prima che diventi un enorme cimitero”.